5 curiosità su Vicenza che forse non sai

 

Curiosità su Vicenza
*Disclaimer* in questo post NON si parla del perché i vicentini sono soprannominati magnagati. Per quanto possa essere una curiosità legata alla città di Vicenza, se non LA curiosità per eccellenza, ho preferito focalizzarmi su altro dato che questa storia (che poi, a quanto pare, ha più di una versione), l’hanno già raccontata in molti.

Qui voglio parlarvi di alcune chicche vicentine di cui forse non avete mai sentito: piccoli particolari più o meno nascosti in giro per la città che hanno storie curiose alle spalle. E io voglio dar voce proprio a queste storie. 🙂

#1 – Romeo e Giulietta a Vicenza

Romeo e Giulietta a Vicenza
Se tutti o quasi associamo alla città di Verona e alla mano di William Shakespeare la tragedia di Romeo e Giulietta, in pochi sanno che il poc’anzi citato Shakespeare ha tratto ispirazione da una storia dello scrittore vicentino Luigi da Porto per scrivere la sua ben più fortunata tragedia (non vuole essere un ossimoro, ma il lavoro di Shakespeare ha avuto molto più successo rispetto a quello di da Porto, è universalmente noto).

A ricordare la paternità della storia, è una targa commemorativa sulla facciata di uno degli edifici di Contrada Porti a Vicenza, una via centralissima dove si susseguono belle dimore nobiliari, tra cui la casa dove Luigi da Porto passò a miglior vita nel maggio del 1529. La novella di da Porto racconta di due giovani amanti di nome Romeo e Giulietta, la cui storia d’amore è resa impossibile dalle loro famiglie tanto che i due arrivarono ad ammazzarsi: uno bevendo una pozione avvelenata, l’altra pugnalandosi. Decisamente ricorda qualcosa…

#2 – La colonna infame di Vicenza

La colonna infame di Vicenza
In molte città capita di trovare, per diverse ragioni, una colonna infame (tempo fa vi ho raccontato la storia di quella di Bari) e anche a Vicenza ce n’è una, anche se sarebbe più corretto chiamarla lapide.

Si trova in Corso Palladio, tra una vetrina e l’ingresso della libreria Traverso (civici 170 e 171) ed è dedicata a tal Galeazzo da Roma, un criminale italiano noto per alcuni atroci delitti compiuti a Vicenza nella prima metà del XVI secolo.

Come si evince dalle scritte scolpite sul marmo, il luogo dove essa sorge è quello in cui il nostro viveva (per la cronaca la sua abitazione venne abbattuta per cancellare da Vicenza ogni suo ricordo) e da cui partì per compiere la strage del 3 luglio 1548 per cui è ingloriosamente ricordato.

#3 – Una chiesa fuori dalle righe

Di fronte alla Basilica Palladiana, in Piazza dei Signori è affacciata la Chiesa di San Vincenzo, incastrata (letteralmente) nel bel mezzo del palazzo del Monte di Pietà, che si estende alla sua destra e alla sua sinistra. Ma la chiesa ha anche altre particolarità. Una è che viene aperta al pubblico solo la domenica mattina, quando viene recitata la messa in latino. L’altra è rappresentata dalla stele in marmo rosso di Asiago situata nell’atrio in cui sono incise le misure campione in vigore nel Cinquecento, pronte per l’uso durante i giorni di mercato che si svolgeva proprio lì davanti (recentemente mi è capitato di trovare una cosa simile anche a Reggio Emilia).

#4 – Una via di murales

I murales di Contrà Mure Porta Nova (Vicenza)
In Contrà Mure Porta Nova sembra si siano dati appuntamento un po’ di writer per dar vita a diversi coloratissimi murales, proprio alle spalle del giardino Salvi. Non si trova molta letteratura in rete a riguardo, ma sembra che ci sia sotto lo zampino del Comune che, qualche anno fa, ha concesso ai writers vicentini delle zone franche in cui poter esprimere la propria fantasia, riqualificando al tempo stesso delle zone degradate della città.

#5 – I nani vicentini (senza Biancaneve)

Nano vicentino, Villa Valmarana
C’era una volta tanto tempo fa una villa popolata solo ed esclusivamente da nani, inclusa la principessa che rispondeva al nome di Layana. Ma questa storia ve l’ho già raccontata qui, non è il caso di ripetersi. 😉

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