Navette di Marsiglia, i biscotti provenzali ai fiori d’arancio

 

Navettes - Marsiglia
Marsiglia è famosa in tutto il mondo per il sapone e per il pastis, l’aperitivo alcolico a base di anice, ma anche i golosi di roba dolce troveranno pane per i loro denti anzi, biscotti. La città infatti produce un tipo di biscotti secchi aromatizzati ai fiori d’arancio che difficilmente si trovano da altre parti e che, pur non godendo della popolarità dei sopra citati sapone e pastis, rappresentano un qualcosa di molto tipico e soprattutto legato a una tradizione antichissima. Questi biscotti rispondono al nome di navette.

Come suggerisce il nome, le navette sono dei biscotti a forma di nave e c’è un motivo particolare perché sia stata scelta proprio questa forma (e di conseguenza questo nome). Anzi di motivi ce ne sono due o, meglio, ci sono due leggende che possono ricondurci all’origine del nome:

  • Una leggenda narra che alla fine del 13mo secolo una nave con una statua della Vergine si incagliò nel porto di Marsiglia. Gli artigiani della città videro in ciò un segno del destino, nonché un segno di protezione.
  • Secondo un’altra leggenda la barca a cui si ispirano le navette rappresenta la barca senza remi sulle quale le tre Marie (Maria Maddalena, Maria Salomé e Maria Jacobé), cacciate da Gerusalemme, approdarono nella vicina Sainte-Maries-de-la-Mer, accompagnate da Sara la Nera.

Comunque siano andate le cose, tradizionalmente le navette venivano prodotte nell’antico Four des Navettes situato vicino all’abazia di Saint Victor in occasione del giorno della Candelora, il 2 febbraio. Al termine di una processione, rigorosamente prima dell’alba, il vescovo di Marsiglia benediceva (e benedice tuttora) il forno e le navette.

E’ proprio il Four de Navettes il posto più celebre di tutta Marsiglia in cui fare incetta di navette. Si trova al 136 di rue Sainte, l’antica via sacra che conduceva e conduce ancora oggi all’abazia Saint Victor. Il forno è in piedi dal 1781 e da più di 200 anni produce questi particolari biscotti custodendo gelosamente la ricetta originale. Le navette del Four de Navettes sono infatti leggermente diverse da quelle che si possono comprare negli altri forni della città: sono lunghe circa 15 centimetri e di una consistenza abbastanza dura. Si mantengono anche per un anno senza deteriorarsi (!): basta scaldarle leggermente per ritrovare il loro sapore originale esaltato dall’essenza di fiori d’arancio. Per darvi un’idea dei prezzi 6 navette costano 4,80€.

Navettes - Marsiglia
In tutti gli altri forni della città si trovano invece delle navette più piccole e più morbide: la forma a barchetta è più accentuata e la consistenza è decisamente più “biscottosa”. Queste navette sono meno longeve di quelle del Four de Navette, si conservano soltanto per una settimana o poco più. Oltre alla versione aromatizzata ai fiori d’arancio le navette “taroccate”, che potrebbero essere classificate semplicemente come navette provenzali e non come quelle originali di Marsiglia, si trovano anche nella gustosa versione all’anice (come già insegna il pastis, in quel di Marsiglia l’anice è apprezzato assai).

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8 commenti su “Navette di Marsiglia, i biscotti provenzali ai fiori d’arancio”
  1. Ho acquistato oggi le navette senza sapere nulla della storia, solo per curiosità, essendo capitata per caso nel forno. Mi spiace dover dire che li ho trovati decisamente sgradevoli, duri, poveri di sapore e di fragranza. Se poi penso che 12 navette le ho pagate euro 9.60, cioè un’enormità, mi pare di essere stata presa in giro, soprattutto per averli presi in Francia che è il paese con i prodotti da forno più buoni del mondo. Mi domando chi, assaggiatili una volta, li torni di nuovo a ricomperare. Se andate al forno, comperate dell’altro, che è molto buono, ma lasciate stare le navette…

    • Ciao Maria Luisa,
      grazie del tuo commento.
      A me personalmente le navettes piacciono anche se preferisco quelle di un forno “qualunque” piuttosto che quelle originali che, in effetti, sono un po’ dure come dici tu.
      Hai provato a scaldarle un po’ prima di mangiarle? Così dovrebbero risultare più morbide…

  2. Concordo pienamente con il commento di Maria Luisa, sono proprio sgradevoli e nauseanti.
    Non siamo riusciti a mangiarle, non capisco la pubblicità che viene fatta nei vari blog, senza queste recensioni mi sarei risparmiata venti euro.
    Molto migliori i dolci dei quartieri arabi, consiglio vivamente un ristorante Libanese nel porto vecchio, con dolci squisiti.

  3. Buongiorno. Ho assaggiato le originali navette di Marsiglia.. Penso sia tra i dolci peggiori (per non dire cibi) che abbia mai provato. Duri come le pietre ed un sapore che…. insomma, mi ricordava le saponette utilizzate da mia nonna per il bucato. Inoltre hanno un prezzo altissimo ed una reputazione ottima!?

    • Ciao Antonio,
      hai provato le navette “taroccate”, ossia non quelle del Four des Navettes che, in effetti, possono risultare un po’ troppo dure (soprattutto se non riscaldate)?

  4. Grazie Silvia Tavella per la completezza delle informazioni. E per il resto, insomma, de gustibus, ci mancherebbe ma dare giudizi così perentori lo trovo sbagliato; dietro quei biscotti c’è una storia e dietro quei sapori forti anche una avvertenza: se non vi piace già l’odore dei fiori d’arancio, non comprateli e non mangiatene. Semplicemente non fanno al caso vostro; quanti biscotti secchi son duri e quante leccornie le apprezziamo perchè ci raccontano di luoghi e di tradizioni? A me personalmente piacciono molto, leggermente scaldate e, quando capita, le gusto anche con un calice di vino, fuori pasto

    • Buongiorno Ciro Lubrano,
      grazie per il suo commento.

      Mi potrebbe gentilmente indicare dove do giudizi perentori? A me, non risulta di darne.
      Al netto del fatto che, essendo questo un blog personale, le opinioni personali sono contemplate. 😉

      Le auguro un’ottima serata,
      Silvia

  5. Me ne hanno portato una scatola da Marsiglia, acquistate in un forno, le ho trovate particolari ed eccezionali. Sono un operatore del settore dolciario e le ho trovate molto originali. le ho riscaldate e sono, ripeto, particolari e di una semplicità e genuinità molto gradevoli. Penso di chiamare e di farmele mandare a casa. Mi sono piaciute.

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