Viaggio in Russia fai da te: consigli su visti, registrazioni e burocrazia varia

 

Viaggio in Russia fai da teLa Russia è un paese che non si approccia facilmente. In particolare i viaggiatori indipendenti potrebbero trovare demotivanti tutte le procedure (e stranezze) burocratiche richieste per entrare nel paese. Se vi ritenete anche voi frustrati da tutto ciò e siete lì lì per rinunciare a un viaggio in Russia fai da te, datemi almeno il tempo di farvi cambiare idea. L’intenzione di questo post è infatti proprio quella di restituirvi un po’ di motivazione (ci son passata anche io, capisco bene la sensazione) e soprattutto di fornirvi qualche informazione in più per navigare il mare di visti, lettere di invito, registrazioni del visto e compagnia cantante. Almeno ci provo 🙂
E dedico tutto questo lavoro in particolar modo a chi intende viaggiare in Russia non limitandosi a visitare Mosca e San Pietroburgo, ma spingendosi un po’ più in là (leggi: Siberia a bordo della leggendaria Transiberiana).

Cosa fare per ottenere il visto business per la Russia
Se non volete pianificare tutte le tappe del vostro viaggio in Russia prima di partire, ma preferite decidere cosa fare una volta in loco in base all’ispirazione del momento, la soluzione percorribile è quella della richiesta di un visto d’affari e non turistico.
Il visto d’affari non vincola ad avere delle tappe prestabilite prima della partenza, se non soltanto sulla carta. Per richiederlo serve innanzitutto ottenere una lettera d’invito da parte di un’azienda russa (visa support letter). Se l’impresa può sembrare impossibile, in realtà non lo è perché esistono delle compagnie che offrono questo servizio, ovviamente a pagamento, e il prezzo aumenta in base all’urgenza che avete di ricevere questa lettera. Sul web si trovano un po’ di queste agenzie (ad esempio questa o questa NB non ho personalmente usufruito dei loro servizi, non sono quindi in grado di darvi un mio parere personale).
Con la lettera di invito alla mano, va poi fatta richiesta del visto. In Italia si fa, previo appuntamento, tramite il Centro Visti con sede a Roma, Milano, Genova, Palermo, Verona. Anche in questo caso, il prezzo del visto varia a seconda dell’urgenza che avete. La procedura standard va dai 4 ai 10 giorni lavorativi e costa 65 € (35 € di diritti consolari, 30 € costo del servizio).
Per ottenere qualsiasi tipo di visto è necessario avere un’assicurazione sanitaria per tutta la durata del soggiorno. Questa assicurazione deve essere stipulata con una compagnia russa oppure da una non russa che però ha l’accordo di riassicurazione con una compagnia d’assicurazione russa (es. Europassistance). Presso il centro visti c’è la possibilità di stipulare una polizza assicurativa con Lexgarant (che è una compagnia russa, quindi va bene).

Cerco di ricapitolare quali sono i passaggi da fare per ottenere il visto d’affari, con relativa documentazione da presentare e costi indicativi:

  1. richiesta lettera d’invito
    – documentazione richiesta: passaporto
    – tempistica: fino a 20 giorni lavorativi
    – costo: non meno di 50 € (più la procedura è urgente, più costerà)
  2. stipula assicurazione
    – documentazione richiesta: passaporto
    – tempistica: immediata
    – costo: 60 € per un periodo di tre settimane circa
  3. richiesta visto presso il centro visti
    – documentazione richiesta: passaporto, lettera d’invito, assicurazione sanitaria, fototessere (con queste caratteristiche)
    – tempistica: dai 4 ai 10 giorni lavorativi per la procedura normale, da 1 a 3 per la procedura urgente
    – costo: 65 € per la procedura normale, 100 € per la procedura urgente

Nota importante: nelle scartoffie da compilare vi verrà chiesto di inserire le località in cui soggiornerete. Se non lo sapete, che poi è il motivo per cui state chiedendo un visto business, mettete solo la vostra prima tappa (almeno la prima notte saprete in che città dormirete, no?).

Come avrete potuto intuire, il processo è macchinoso e talvolta esasperante (a me hanno fatto rifare le fototessere perché si intravedeva una spalla o.O), ma partendo per tempo (idealmente 2 mesi prima) ed essendo determinati a farcela da soli, ci si riesce.
E va inoltre detto che ottenere il visto d’affari per la Russia non è per nulla a buon mercato: anche se fate tutto da soli, mettete in conto di spendere comunque almeno 175 €.

Per chi non avesse tempo o voglia di scontrarsi con la burocrazia russa, esistono delle agenzie che lo fanno di mestiere e che, con una commissione non particolarmente esagerata (circa 50 € a pratica), faranno tutto per voi. Io, una volta tanto ho voluto fare la comoda, e ho delegato tutto alla SOA di Milano (ha sede anche a Roma) e me la son cavata con 230 € circa.Campanile di Ivan il Grande, Cremlino (Mosca)Registrazione del visto una volta in Russia: va fatta o non va fatta?
Arrivati nella Grande Madre Russia, il visto va teoricamente registrato. Gli alberghi in cui alloggerete possono farlo per voi ma, soprattutto se di categoria economica, potrebbero chiedervi dei soldi (indicativamente un importo sui 200 rubli). Se inoltre non soggiornate in alberghi ma presso privati (es. Airbnb, guesthouse, home stay), potete andare presso un ufficio postale, ma se non parlate russo sarà difficile concludere qualcosa.
Tuttavia è bene sapere che non è obbligatorio registrare il visto se non si soggiorna per 7 giorni lavorativi consecutivi nella stessa località. Il fatto di essere dei nomadi, va però dimostrato con i titoli di viaggio e le ricevute degli alberghi. Quindi se intendete percorre questa strada, conservate tutto e portatelo sempre con voi.
Ho letto di turisti che sono stati fermati dalla polizia e multati (leggi: a cui son state chieste bustarelle), soprattutto in zone remote, ma personalmente non mi è mai capitato. Ho letto anche di turisti che hanno evitato di pagare la multa (o bustarella) portando con sé una bottiglia di vodka e offrendo da bere all’agente di polizia di turno.
A voi la scelta di cosa sia meglio fare 🙂Cremlino, Mosca: un particolareIn Russia è possibile il viaggio fai da te?
Signore e signori, viaggiare in maniera indipendente e/o da soli in Russia è possibile.
Meno facile e immediato rispetto ad altri paesi come ad esempio quelli del Sud-Est asiatico, indubbiamente meno economico, ma comunque fattibile. Anche in Russia si trovano ostelli della gioventù, principalmente nella zona intorno al lago Baikal e nelle grandi città toccate dalla Transiberiana, dov’è possibile incontrare altri viaggiatori e scambiarsi consigli di viaggio.
L’inglese, al di fuori delle località più turistiche, non è molto parlato. È quindi consigliato imparare qualche parola di russo prima di partire, perché non sempre si incontra gente disposta ad aiutare. Va comunque detto che alcuni russi, nonostante una scorza ruvida, si impegnano un sacco per capire e farsi capire, mentre altri si dimostrano dei muri.

Mosca, San Basilio

 

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