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10 buoni motivi per visitare la Gaspésie (Québec, Canada)


Prima di partire per il Québec ignoravo del tutto l’esistenza della Gaspésie (shame on me!) e son pronta a scommettere che in pochi di voi sapevano dell’esistenza di questa curiosa penisola prima di cominciare a organizzare un viaggio da quelle parti o di arrivare, in qualche strano modo, a leggere questo post.

Per quanto mi riguarda (e come spesso accade), ci sono capitata un po’ a caso. Ma, in fin dei conti, tutti i posti che non ho ancora visto per me valgono la pena di essere visitati, quindi quando Raff me l’ha proposta ho subito dato il mio benestare. E dopo averci passato una bellissima settimana, sento l’obbligo morale nei confronti dell’umanità di stilare il mio programma elettorale in 10 punti, ognuno con un buon motivo -anzi ottimo- per dire sì alla Gaspésié
Li trovate sotto in ordine sparso, ma prima qualche doveroso cenno nozionistico.

In poche parole la Gaspésie è una penisola canadese o, meglio, québecchese -occhio che da quelle parti ci tengono!- bagnata da un lato dal fiume San Lorenzo e dall’altro dall’Oceano Atlantico, fatta di cottage colorati, animali selvaggi, pinete e ripide scogliere. Il suo nome deriva probabilmente dalla parola gespeg che, in micmac -la lingua parlata dal popolo nativo dei Mi’kmaq che qui si stanziò tanto tempo fa- significa fine delle terre. Ed effettivamente in Gaspésie si ha un po’ la sensazione che finisca qualcosa (nel Parc National du Canada Forillon, la punta estrema della penisola, c’è un sentiero che conduce proprio al bout du monde, la fine del mondo – vedere per credere!). Ma la Gaspésie è anche il punto di partenza e di arrivo per scoprire un angolo di Québec magnifico dove è ovviamente la natura la vera protagonista ma in cui la bellezza della gente del posto rende tutto ancora più magico.

Non mi son dilungata troppo, visto che brava? E adesso vai di elenco.

#1 – La bellezza del paesaggio

Non ho molto da aggiungere circa questo punto perché, oltre ad avervi spoilerato già qualcosa nella intro, le immagini parlano da sole e non sbagliano i congiuntivi come me 😀
Amanti della natura, questo è il posto che fa per voi.

#2 – Avvistamento animali


O, meglio, la possibilità di vedere da vicino animali non comunissimi, nel loro habitat naturale.
Nei boschi della Gaspésie bazzicano quasi indisturbati degli orsi neri ed incontrarne uno non sembra così impossibile, dicono. Io però non ci sono riuscita, anche se ero lì lì per farcela: nel Parco National du Canada Forillon, una coppia che camminava in direzione opposta a me e Raff ci ha messo in guardia del pericolo che avremmo trovato sulla nostra strada poco dopo ma… ci è andata male! L’orso nel frattempo se ne era già andato 🙁
Oltre agli orsi, non è difficile avvistare un’alce o un più raro caribù all’interno dell’immenso Parc National de la Gaspésie. Anche in questo caso, per quanto ci riguarda, né alci né caribù pervenuti. Ci è toccato comprarci un’alce di peluche al gift shop del parco.
Infine, buttando un’occhio nel fiume San Lorenzo se vi trovate a ovest della penisola si possono vedere delle buffe foche nuotare o, con un po’ più di fortuna, delle balene ♥ (per la cronaca con gli animali acquatici ci è andata decisamente meglio!).

#3 – La tranquillità
Immaginate un posto in cui le case non si chiudono a chiave e dove si fanno entrare tranquillamente estranei senza porsi nemmeno lontanamente il problema che potrebbe succedere qualcosa (vi avevo già anticipato qualcosa su Facebook). E nei B&B aka gîtes non ti danno nemmeno le chiavi della stanza, figuriamoci quelle della porta d’ingresso principale! Ecco, questa è la Gaspésie. Vivere senza allarmi, lucchetti, spranghe e compagnia bella per me sarebbe un sogno. Qui è realtà.

#4 – Le distanze
È risaputo che in Canada le distanze sono immense, e quelle della Gaspésie non fanno eccezione (per fare il giro completo della penisola ci vogliono non meno di 11 ore). Tuttavia, in un soggiorno standard in Gaspésie (il minimo sindacale è una settimana di permanenza) con un itinerario che segue più o meno tutta la strada costiera, i chilometri macinati ogni giorno non saranno mai tantissimi e per chi non ama troppo guidare come me è il top! Quindi, una volta posteggiata la macchina, si può procedere col punto sotto 😉

#5 – I microbirrifici

Una cosa che non manca in Gaspésie -oltre agli alberi, si intende!- è la birra, quella artigianale. Negli ultimi anni nella penisola son spuntati come funghi diversi microbirrifici in cui si producono interessanti birre di tutti i colori e gusti (alcuni anche audaci) e, a quanto pare, i gaspésiani, ne vanno matti! L’ossessione per la birra artigianale da queste parti è così forte che negli uffici turistici troverete addirittura un opuscolo in cui è illustrato un tour della Gaspésie per microbirrifici e a chiunque chiederete di consigliarvi un buon posto in cui andare a mangiare qualcosa… vi indirizzerà proprio verso il microbirrificio più a portata! Spesso questi locali offrono, oltre a birra a fiumi con possibilità di fare delle degustazioni delle creazioni della casa (così non avete nemmeno l’incombenza di dover scegliere), anche del cibo da pub e musica dal vivo.
Provate un po’ a indovinare quante degustazioni di birra abbiamo fatto, con la scusa che “era una cosa da fare”… 😀

#6 – I B&B della Gaspésie: le gîtes d’hôtes
Curatissime in tutti i particolari, spesso gestite da affabili signore non più giovanissime che sfornano muffin ai mirtilli selvatici e dispensano consigli sul posto e grossi sorrisi (ne ho conosciuta una che assomigliava tantissimo alla signora Minù!). Il bagno è in comune con gli altri pochi ospiti -in totale non si è quasi mai più di 8/10 persone- ma alla fine è una cosa che non pesa e diventa secondaria quando si crea un’atmosfera familiare in cui perfetti sconosciuti conversano tra di loro sorseggiando una tazza di caffè. Ah, che bello svegliarsi in una gîte e fare colazione tutti insieme! ♥
PS date un’occhiata qui all’ultima in cui son stata: non è deliziosa?

#7 – Camminate per tutte le gambe

La Gaspésie è la tipica destinazione per chi ama camminare immerso nella natura. Ma non serve essere degli escursionisti esperti per percorrere i sentieri della penisola e dei suoi parchi naturali: ci sono sì percorsi impegnativi (in Gaspésie passa la parte finale -o iniziale a seconda del verso- dell’International Appalachian Trail), ma la maggior parte è alla portata di tutti. E anche le cosiddette passeggiate semplici regalano panorami sorprendenti!

#8 – Le casette in Canadà

Spesso attraversando la Gaspésie si ha come l’impressione di trovarsi all’interno di una cartolina. Non solo per il paesaggio, ma anche per l’armonia tra esso e le case che si susseguono ordinatamente per la strada, con i loro colori spesso accessi, i giardini perfetti e nessun particolare lasciato al caso. In Gaspésie si possono trascorrere giornate intere a fotografarle! Io l’ho fatto.
NB pesciolini e fiori di lillà ci sono soltanto nella canzone 😉

#9 – La strada costiera

Non so se si tratti effettivamente della strada costiera più bella di tutto il Québec o, addirittura, dell’intero Canada, ma mi voglio prendere questa responsabilità e dire che quella che percorre tutta la penisola di Gaspé lo è. Circa 700 km in cui guidare è un piacere: tra oceano o fiume, ripide scogliere, panorami mozzafiato e cottage colorati e ordinatissimi. E il rischio che attraversi la strada un’alce.

#10 – Il salmone

In linea teorica, laddove c’è dell’acqua -mare, fiume o lago- si mangia del buon pesce. E la Gaspésie dove, guarda caso, è presente tutta la triade di opzioni acquatiche, non fa di certo eccezione. Proprio grazie alla varietà di offerta di bacini idrici, in Gaspésie si possono mangiare ben tre tipi diversi di salmone: saumon atlantique sauvage, truite de mer e ouananiche. Ovviamente li ho assaggiati tutti e in tutte le salse tra cui quello condito con una salsina allo sciroppo d’acero. Inoltre, avendo un debole per il salmone affumicato, in Gaspésie ho raggiunto la pace dei sensi (o quantomeno quella del gusto): praticamente ogni ristorante in cui siamo stati offriva il salmone affumicato “in casa” e talvolta era proposto sia nella versione a freddo che in quella a caldo (devo specificare che le ho provate entrambe?). Per farla breve: ho mangiato del salmone spaziale! Il problema è che, una volta tornata a casa, il “solito” salmone affumicato adesso non mi soddisfa più…

Due righe per concludere: se non si fosse capito mi sono innamorata della Gaspésie, è un posto che ho sentito mio. E spero di avervi trasmesso almeno un pochino dell’entusiasmo che questo angolo di mondo mi ha infuso. Se avete dubbi/domande/chiarimenti/commenti… lo spazio sotto è tutto vostro!

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