Curiosità su New York: cosa vedere di più insolito

 

New York cosa vedere
Avevate forse dei dubbi che in una città come New York non ci fossero “cose” curiose da vedere? Credo proprio di no. New York è un polo di energia in continuo movimento, una fabbrica di idee, un oceano di creatività. Semplicemente camminando per strada ci si rende conto di tutto ciò e qualunque sia la vostra estrazione sociale e il posto da cui venite, New York saprà sicuramente sorprendervi, sia per le sue grandiose attrazioni sia per quelle più nascoste e meno note, che probabilmente sfuggono a un turista che va “di corsa”. E’ proprio di queste piccole curiosità che vi voglio parlare anche perché delle “solite” cose da vedere ne hanno già parlato in millemila prima di me.

A New York ogni posto è quello giusto per dar sfogo alla “voglia di arte e creatività” che una persona può avere: una strada, una stazione della metro, la facciata di una casa. Tutto stupisce o per la sua grandezza (a New York tutto è più “qualcosa” -grosso, grande, alto, bello, ecc ecc- rispetto ad altre parti) o per essere semplicemente inaspettato in un contesto come quello della Grande Mela.

Quello che segue è un breve elenco di attrazioni “minori” di New York, che non sempre si trovano nelle guide e che, per vari motivi, mi hanno lasciato a bocca aperta. È un elenco del tutto personale e non ha la pretesa di essere esauriente anche perché New York è una città  in continua evoluzione e probabilmente nel momento in cui scrivo ci saranno altre cose degne di nota da inserire in questa classifica. E se avete qualcosa da aggiungere, siete più che benvenuti nei commenti 🙂

Life UndergroundCasa dei Mosaici a BrooklynChildren’s Sculpture GardenI pesci di James de la VegaOrologio dorato del Waldorf AstoriaCaserma dei GhostbustersI communty garden di Alphabet City

Life Underground, la vita sotterranea di Tom Otterness
Life Underground - Tom Otterness
Quasi tutte le fermate della metropolitana di New York sono state abbellite (e rese meno monotone) da opere d’arte più o meno vistose. Spesso si tratta solo di qualcosa dipinto lungo le pareti della fermata stessa, ma almeno in un caso le cose son state fatte in grande. Si tratta della fermata 14th Street / 8th Avenue, gremita da piccole creature in bronzo dai lineamenti arrotondati (tra cui un coccodrillo in giacca a cravatta) che, nel loro insieme, compongono un ciclo di sculture che vuole rappresentare l’impossibilità di capire la vita di New York. L’installazione è a cura dello scultore statutinense Tom Otterness e prende il nome di Life Underground.
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La casa dei mosaici di Susan Gardner a Brooklyn
Casa dei mosaici di Susan Gardner - Brooklyn
Ci troviamo a Brooklyn, per la precisione nel tranquillo quartiere residenziale di Cobble Hill. Qui al 108 di Wyckoff Street si trova una casa che sicuramente non passa inosservata perché la sua facciata è quasi completamente ricoperta da mosaici. Si tratta della casa di Susan Gardner, un’artista che nel 2001, volendo rendere casa sua un po’ meno omologata alle altre del quartiere, ha iniziato creando un fiore con la tecnica del mosaico per poi continuare “tappezzando” praticamente tutta la facciata e l’ingresso, dando sfogo alla rabbia post 11 settembre. E il risultato è fantastico!
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Chidrens’ Sculpture Garden
Children’s Sculpture Garden - New York
A fianco della maestosa Cattedrale di Saint John the Divine si trova un piccolo ed ordinato giardino che prende il nome di “giardino delle sculture dei bambini”. Oltre alla Fontana della Pace, che non passa inosservata per le sue dimensioni, decisamente degno di nota è il Ring of Freedom, una sorta di recinzione che circonda la fontana decorato da piccole sculture in bronzo rappresentanti animali, gli animali della libertà, create da bambini di tutte le età. Sono una più graziosa dell’altra. La Cattedrale e il giardino si trovano su Amsterdam Avenue all’altezza della 112 strada nel quartiere di Morningside Heights (a nord dell’Upper West Side).
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I pesci disegnati col gesso di James de la Vega
James de la Vega - New York
Per le vie dell’Upper East Side e nella parte bassa dell’East Harlem si potrebbe incappare in una delle opere di James de la Vega, artista di origini portoricane stanziale a New York City. Oltre a diversi murales più o meno permanenti il nostro ha la tendenza ad esprimere la propria arte nei posti più impensati che trova in giro: in mezzo alla strada, sui bidoni dell’immondizia, sull’immondizia stessa. Solitamente sono delle scritte (Become your dream) accompagnate da un riconoscibilissimo pesciolino. (foto da Wikipedia)
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L’orologio dorato del Waldorf Astoria
L'orologio dorato del Waldorf Astoria - New York
Che ne dite di un’incursione nella hall di un hotel di lusso? Le istruzioni sono queste: andate al 301 di Park Avenue ed entrate senza esitare al Waldorf Astoria, intanto nessuno si accorgerà mai di voi. E mentre una pianista suonerà una musica di sottofondo voi potrete tranquillamente ammirare l’imponente orologio dorato che svetta proprio in mezzo alla hall. Si tratta di un orologio risalente al 1893, e vuole celebrare l’amicizia tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna (oltre ad alcuni presidenti statunitensi sull’orologio è raffigurata anche la Regina Vittoria). Ogni quarto d’ora l’orologio suona la Westminster Chimes.
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La caserma dei Ghostbusters, Hook and Ladder n. 8
Caserma dei Ghostbusters - New York
Sono tante, troppe, le location dei film ambientati a New York, ma questa è degna di una menzione particolare. Dopotutto se non ci fossero stati loro, i Ghostbusters, ora non potremmo visitare la città perché infestata dai fantasmi. La mitica caserma Hook and Ladder n. 8 si trova nella parte bassa di Manhattan, a Tribeca, precisamente al 14 di North Moore Street (incrocio con Varick Street). È uguale a come ve la ricordate nel film, non potete sbagliare.
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I community garden di Alphabet City
New York, Alphabet City
Tra il Lower East Side e l’East Village si trova Alphabet City, un quartiere un tempo malfamato ma adesso ripulito e molto amato da giovani benestanti. Negli anni Settanta una serie di incendi ha causato diverse distruzioni ma gli abitanti della zona non si sono lasciati intimorire e, anzi, nei vuoti creati dalle case distrutte hanno dato vita a piccoli giardini autogestiti: alcuni più rustici, altri più chic, ma tutti molto graziosi. Un bellissimo esempio di spirito collettivo.
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Questa è la mia lista, voi avete altro da aggiungere?


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