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Hauz Khas: cosa fare a Delhi per fuggire dal caos della città

    Categorie AsiaIndia


Per buona parte dei viaggiatori, inclusa la sottoscritta, Delhi rappresenta il gateway al’India. Volenti o nolenti. E soprattutto se non si è abituati ad un certo tipo di viaggi e a un certo tipo di posti, l’impatto è piuttosto devastante. L’India non è un viaggio facile e se si viene catapultati subito nel trambusto di Delhi (in particolare di Old Delhi) si corre il rischio di iniziare la vacanza con il piede sbagliato. Chandini Chowk, la strada principale di Old Delhi è un casino. Semplicemente un casino. Gente che cammina in ogni direzione (magari trasportando gli oggetti più strani ed ingombranti); gente che gattona; gente che fa la pipì per strada; gente che mangia vicino alla gente che fa pipì; bancarelle; risciò; biciclette. Il tutto condito da una buona dose di polvere e sporcizia. Se poi si somma tutto questo al caldo torrido senza un filo d’aria, il tutto può diventare davvero troppo. Che si fa allora? Ci si chiude in albergo aspettando con ansia che arrivi il momento di lasciare la città? Assolutamente no! Piuttosto, si va alla ricerca di un’oasi di pace. Non è facile trovarne una, ma nemmeno impossibile. Hauz Khas, ad esempio.

Hauz Khas è un elegante quartiere di South Delhi. La parte più interessante è rappresentata dal Village, zona prettamente pedonale (e questa è già una notizia per essere a Delhi) con molto verde, lontana anni luce dalla confusione talvolta infernale di Old Delhi. Qui nessuno vi assalterà chiedendovi per 10 volte di fila se vi serve un risciò o se volete comprare qualsiasi tipo di cianfrusaglia. Qui non dovrete sgomitare tra la folla per cercare di avanzare di mezzo metro soltanto. Qui non dovrete trattenere il respiro per il troppo inquinamento (o per altri odorini non esattamente piacevoli). Insomma, se vi serve una pausa dalla Delhi incasinata e caotica, questo è il posto che fa per voi.

Tutto ruota intorno all’Hauz Khas Complex, che ospita diverse rovine tra cui una madrasa, la tomba di Firoz Shah e una moschea che si affacciano su di un laghetto artificiale, che un tempo era la riserva d’acqua di Siri Fort, la seconda città di Delhi (Hauz Khas significa infatti “cisterna reale”). Tra le rovine, molto suggestive al tramonto, amoreggiano (nei limiti del consentito) le giovani coppie della Delhi bene, la gente passeggia indisturbata, gruppi di amici si ritrovano a suonare la chitarra. E come sottofondo il cinguettio pressoché ininterrotto degli uccelli.

A dirla tutta il quartiere ha un’impronta western piuttosto marcata, che forse lo rende un po’ meno autentico rispetto alla Delhi che si incontra altrove: boutique alla moda (e piuttosto care, soprattutto se comparate agli standard indiani), ristoranti raffinati e bar in cui si può fare l’happy hour. Ma è proprio tutto ciò che lo caratterizza e che lo rende affascinante, soprattutto nel contesto delhiano.

Per raggiungere Hauz Khas Village si può prendere la metro e scendere alla fermata di Hauz Khas o Green Park (quest’ultima è leggermente più vicina), dopodiché si deve prende un autorisciò (30/40 Rs, 10/15 minuti).

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