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New York: Alphabet City e i community garden


A New York di turisti ce ne sono tanti troppi, in ogni periodo dell’anno e praticamente ovunque. Ma questa non è una novità e se si visita la Grande Mela bisogna armarsi di tanta santa pazienza per affrontare le numerose e talvolta interminabili code. Per fortuna non proprio tutti gli angoli di New York sono invasi da “gruppi vacanze Piemonte” della situazione e con un po’ di fortuna si riesce a trovare del tempo per un tête-à-tête con questa fantastica città. Alphabet City è uno di questi.

Alphabet City è stata definita da alcuni come una città nella città. Si trova a nord del Lower East Side nella parte bassa di Manhattan, in corrispondenza della piccola “gobba” che caratterizza il profilo dell’isola ad Est. Le 4 avenue della zona prendono il nome dalle prime quattro lettere dell’alfabeto (da qui Alphabet City), cosa assolutamente insolita per New York.

Ad Alphabet City bazzicano pochi turisti, sostanzialmente perché le attrazioni principali della città non si trovano nei paraggi. Inoltre non ci arriva nemmeno la metro. Io consiglio tuttavia di passarci una mezza giornata a camminare tra le sue vie e soprattutto a sbirciare in uno dei tanti, sorprendenti community garden che, quando meno te lo aspetti, si materializzano tra un’abitazione a l’altra.


Facciamo un passo indietro: prima di diventare il quartiere bohémien amato da giovani benestanti che è oggi, Alphabet City era una zona piuttosto malfamata, con alti livelli di criminalità e spaccio di droghe (per approfondire la storia potete leggere qui). Tra fine anni Settanta/inizio anni Ottanta è cominciata la “ripulitura” di Alphabet City, che ha visto la partecipazione attiva della popolazione residente.


L’esempio più concreto sono i numerosi e bellissimi community garden, nati dalle macerie, nel senso letterale del termine: i giardini sono stati realizzati negli spazi abbandonati e talvolta ingombri di ciò che rimaneva degli edifici crollati in seguito agli incendi degli anni Settanta. I giardini sono tutti autogestiti: alcuni sono semplici giardini decorati con oggetti di recupero, altri sono spazi condivisi in cui gli abitanti della zona si riuniscono e si confrontano e/o dove hanno luogo numerosi eventi, sempre organizzati dalla comunità: dai concerti alla vendita di prodotti biologici (coltivati negli stessi giardini, ovviamente), ai matrimoni (!).


Uno dei community garden più interessanti è La Plaza Cultural, all’angolo tra Avenue C e la 9a strada (foto qui a fianco e in alto). Atri degni di nota sono il 6BC Botanical Garden e il Loisada Garden. Ma secondo me tutte le decine di giardini valgono una visita! 🙂

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