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Irkutsk: cosa vedere e fare nella Parigi della Siberia

    Categorie Russia

Irkutsk, aka la Parigi della Siberia, è una piacevole località in cui passare un giorno o due prima (o dopo) aver esplorato la sponda occidentale del Lago Baikal.
Forse -indubbiamente- il paragone con la Ville Lumière non regge molto, ma in un contesto siberiano, la città di Irkutsk si difende piuttosto bene con i suoi palazzi nobiliari di fine Ottocento, periodo in cui la città cominciò a prosperare, e un’atmosfera vivace soprattutto sul lungo fiume in estate.

Case in legno
Molti viaggiatori arrivano a Irkutsk in treno per trascorrerci la notte e ripartire subito alla volta dell’isola o altra località sul lago, tuttavia suggerisco di passarci almeno un pomeriggio, se non altro per ammirare le belle case in legno con finestre abbellite da raffinate decorazioni a intaglio in tipico stile siberiano di cui la città è piena (si dice che quelle di Irkutsk siano le più belle e meglio conservate). Si trovano principalmente nei vecchi quartieri di Irkutsk e fanno da spoiler a quello che si vedrà nella Siberia non cittadina.

I musei di Irkutsk
A Irkutsk è inoltre possibile visitare un po’ di musei, cosa che personalmente non ho fatto dal momento che splendeva un bel sole durante la mia visita in città. E dato che di giornate calde in cui si passeggia volentieri all’aria aperta non è che ce ne siano tantissime da queste parti, chiamatemi ignorante, ma ho preferito fare così. In qualsiasi caso, di seguito vi elenco i principali musei da visitare:
Casa Trubeskoy, già dimora del principe Sergei Trubetskoy, tra gli organizzatori del movimento decabrista, spedito in esilio in Siberia. Il materiale qui esposto illustra la vita degli esiliati.
Museo Regionale, la cui sezione più interessante è quella dedicata alla cultura nomade delle tribù indigene (sito Internet)
Nave rompighiaccio Angara, a 6 km dal centro. Questa nave, adesso trasformata in museo, prima che venisse costruita la ferrovia Circumbaikalica serviva a traghettare i passeggeri della Transiberiana da una sponda all’altra del lago Baikal.

Zhamensky Monastery
Con una passeggiata di 30 minuti circa dal centro si arriva al Zhamensky Monastery, un grazioso monastero ortodosso con un interno riccamente decorato, che ha come grande pecca quella di trovarsi nel punto più sbagliato di una rotonda trafficatissima e pericolosa da attraversare. Anche se la passeggiata dal centro fino a qui è, al netto della rotonda infernale, piacevole, suggerisco vivamente di prendere il filobus 3 e arrivare al monastero senza rischiare la vita tentando di attraversare la strada. Il filobus impiega 15 minuti circa dal centro e la corsa costa 15 rubli.

130 Kvartal
Per un’immersione nel kitsch russo contemporaneo potete andare a fare un giro al 130 Kvartal, un quartiere di edifici in legno piuttosto asettici, alcuni trasportati qui da altre location, altri completamente fake che ospitano caffé, ristoranti, bar, birrerie e dove spesso si danno appuntamento gli irkutsktiani più alla moda. Un posto che ricorda il Serravalle Outlet, quindi orrendo a mio modo di vedere, dove però suggerisco di andare per fare un po’ di sano people watching che da ‘ste parti dà particolare soddisfazione.
Se proprio vogliamo trovare qualcosa di culturalmente interessante a tutto ciò, questa è la grande statua in bronzo all’inizio del quartiere: raffigura Babr, il leggendario animale che rappresenta lo stemma della città. È una sorta di tigre della steppa con uno zibellino in bocca. Babr simboleggia l’unicità, il potere e la ricchezza della zona.

Il mercato centrale
Molto vivace e colorato è il Central Market, in posizione appunto centralissima (al 22 di Chekhov Street), che si divide in una parte al coperto e una all’esterno (almeno in estate: se qualcuno c’è stato in inverno mi fa gentilmente sapere nei commenti?). Quella al coperto è una vera e propria goduria per gli occhi: il grande spazio espositivo è diviso in tanti cubicoli più o meno delle stesse dimensioni, ognuno dei quali letteralmente riempito fino all’orlo di merce, lasciando solo un piccolo buco da cui si intravede il negoziante che sta dietro a questa precaria struttura di prodotti da forno piuttosto che di buste di cibo pronto. La frutta e la verdura si trovano esposte nelle bancarelle fuori. Tutti i prodotti freschi del mercato sono l’equivalente di chilometro zero qui da noi (tenete a mente che le distanze siberiane sono un po’ diverse da quelle italiane).

Il romantico lungofiume
Una cosa che ho trovato molto piacevole è stata passeggiare sulla tranquilla sponda del fiume Angara al tramonto, fermandomi a bere qualcosa in una sorta di chiatta adibita a bar.
Devo precisare che la giornata era particolarmente bella e il lungofiume pieno di gente, quindi mi riesce piuttosto facile parlarne bene 🙂
Qui potrete ammirare la statua dello zar Alessandro III, l’unico zar ad aver mai visitato la Siberia. È dedicata ai lavoratori della ferrovia Transiberiana.

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