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Isola di Pasqua: informazioni, consigli, cose da sapere per un viaggio in autonomia

    Categorie AmericaCile

Per molti visitare l’Isola di Pasqua, l’oasi cilena della Polinesia dove si trovano i faccioni in pietra, rappresenta il sogno di una vita. E così è stato anche per me.
Fino a qualche anno fa pensavo che Rapa Nui – questo è il nome originale dell’isola – fosse una meta inaccessibile per una come me, ossia una donna che viaggia da sola e con un budget limitato. Ma, dopo il mio primo viaggio in America Latina nel 2019 ho cambiato idea, grazie anche ai racconti di diversi altri viaggiatori soli e squattrinati incontrati per strada.

Chiariamo però da subito una cosa, per evitare fraintendimenti: sebbene risulti meno inavvicinabile di quanto pensassi qualche anno fa (e di quanto magari state ancora pensando voi, prima di finire di leggere questo articolo), l’Isola di Pasqua non può comunque definirsi una meta economica, soprattutto per chi viaggia dall’Europa e ha il tempo contato. Non pensate quindi di cavarvela col budget di un viaggio in India. Tuttavia – e qui arriva la bella notizia – è possibile raggiungerla, soggiornarvi e visitarla anche senza spendere un capitale o dover ricorrere a un mutuo. E in questo articolo cercherò di fornirvi un po’ di informazioni e consigli per organizzare un viaggio indimenticabile a Rapa Nui in completa autonomia e non esageratamente costoso (seppur non economico, ribadisco). Vi fornirò, insomma, tutte quelle informazioni che avrei voluto trovare io prima di partire e che, con buona probabilità, mi avrebbero fatto risparmiare qualche soldino. Ma dato che i soldi vanno e vengono, ormai quelli che ho speso per visitare l’Isola di Pasqua son belli che andati… e io son più che felice di averli spesi a ‘sto modo. 😉

Per praticità di lettura, divido il contenuto dell’articolo in paragrafi. Se pensate abbia scordato qualcosa, fatemelo sapere nei commenti!

Come raggiungere l’Isola di Pasqua

Trattandosi di un posto vagamente remoto – la distanza che la separa dal continente sudamericano è di oltre 3500 km – l’unico modo possibile per raggiungere Rapa Nui è l’aereo. A onor del vero, ci sono anche delle crociere che transitano dall’Isola di Pasqua (a mio avviso in maniera un po’ insensata) ma, senza nemmeno prendermi la briga di controllare, è un’ipotesi che scarto in questa sede perché ho il sospetto si tratti di un’opzione costosa. E qui abbiamo i soldi contati, giusto?

L’aereo, dicevamo. Per limitare ulteriormente le opzioni, va detto che i voli per l’Isola di Pasqua sono solo da e per Santiago del Cile e Tahiti (altra ipotesi che escludo in questa sede, essendo proiettata a dispensare consigli a chi parte dall’Europa).
Da Santiago c’è un volo al giorno da/per Rapa Nui, operato da Latam Airlines. All’andata ci vogliono circa 5 ore, mentre al ritorno circa 4. Per quanto riguarda i prezzi (spoiler: note dolenti in arrivo), che variano a seconda del periodo, mediamente si aggirano intorno agli 800/1000€ a/r. Se acquistati dal Cile possono però costare meno (io ho provato ad usare una VPN e simulare indirizzo IP cileno, ma non son comunque riuscita ad accedere al sito latam.cl: se ci riuscite voi, condividete il trucchetto per favore!).

Alcuni viaggiatori che ho incontrato in America Latina mi hanno riferito che son riusciti a trovare delle super offerte, ossia dei biglietti aerei per l’Isola di Pasqua a poco più di 300€ a/r. Ci son riusciti monitorando costantemente i prezzi e acquistandoli immediatamente. Ribadisco: queste persone si trovavano già in America Latina e viaggiavano per diversi mesi, quindi molto più flessibili di noi comuni mortali “schiavi delle 2 settimane di vacanza”.

Dove dormire sull’Isola di Pasqua

Dopo la doccia fredda del volo, ho una buona novella: è possibile dormire a Rapa Nui senza spendere troppo poiché sull’isola son presenti diversi alloggi economici. Non solo campeggi e letti in dormitorio, ma anche alberghetti che offrono stanze singole e doppie con bagno in comune per, rispettivamente, circa l’equivalente di 20€ e 40€ a notte. Non male, vero? Unica nota dolente per i viaggiatori solitari come me è che c’è un po’ di penuria di stanze singole quindi, se non ne trovate una disponibile e non volete capitolare a dormire in dormitorio, vi tocca pagare la stanza doppia (io ho dovuto – e voluto – fare così, ma dormire senza gente che fa rumore o che russa al tuo fianco non ha prezzo per me).

Io ho soggiornato al Camping y Hostal Tipanie Moana e mi sono trovata molto bene, ma ci sono tante altre sistemazioni simili. NB: a prescindere da dove decidiate di dormire – dal dormitorio alla suite extra lusso – qualcuno della vostra struttura vi verrà a recuperare nel piccolo aeroporto dell’isola e vi metterà al collo una collana di fiori freschi, in pieno stile polinesiano.

Documenti necessari e formalità per poter entrare nell’Isola di Pasqua

Per poter entrare a Rapa Nui è necessario compilare, entro le 48 ore precedenti al viaggio, questo modulo in cui dovrete confermare di avere un volo di ritorno (oltre a quello di andata, si intende) e un alloggio prenotato presso una struttura certificata dal SERNATUR (in alternativa, una lettera di invito da parte di un abitante dell’isola). Senza questi requisiti, non vi faranno nemmeno partire. In aeroporto a Santiago, appena prima di fare i consueti controlli di sicurezza, la polizia vi rilascerà una sorta di “foglio di entrata”, contenente le informazioni inserite nel modulo compilato online, da conservare e consegnare durante il boarding. Assicuratevi di incanalarvi nella fila giusta ai controlli di sicurezza, ossia quella per i viaggiatori diretti a Rapa Nui.

Dove mangiare sull’Isola di Pasqua (e cosa)

Non poca gente che ho conosciuto a Rapa Nui, che viaggiava in economia, si è imbarcata per l’isola con la valigia piena di cibo. In questo modo hanno potuto abbattere un po’ i costi legati al dover mangiare fuori e al dover comprare generi alimentari (che, si sa su un’isola sono mediamente più alti che sulla terraferma). Dopotutto molte strutture, inclusa quella in cui ho alloggiato io, hanno una cucina comune in cui poter cucinare.

Chi invece, come me, non c’ha sbatti di cucinare anche in vacanza/ama mangiare fuori, non è comunque obbligato a svenarsi, nonostante i prezzi a Rapa Nui siano più cari rispetto al Cile continentale che, a sua volta, è il paese più caro dell’America Latina (trovo questa cosa normale, trattandosi di un’isola letteralmente in culo al mondo).

Per pranzo una soluzione economica e goduriosa, ma di certo non troppo dietetica, è mangiarsi un’empanada – sull’Isola di Pasqua ne fanno anche con tonno/formaggio e polpo/formaggio… formidabili! – accompagnata da un succo di frutta naturale: con l’equivalente di 10€ ve la potete cavare.

Ci sono poi dei ristorantini carini e non eccessivamente costosi che mi sento di suggerire:

  • Makona: un piccolo locale frequentato anche da gente del posto in cui si mangia molto bene e le due ragazze che lo gestiscono sono super gentili. Con l’equivalente di una ventina di euro o poco più, mangerete un piatto di pesce con una bevanda.
  • Tataku Vave: rimane un po’ fuori dal centro di Hanga Roa, ma è proprio questo il bello… c’è meno gente e non è difficile trovare un tavolo! Anche qui con 20€ circa potrete mangiarvi un bel piatto a base di pesce accompagnato da una bevanda e dalla vista sul mare. Peccato che sia aperto solo a pranzo.
  • La Kaleta: un piccolo locale affacciato sul mare (l’atmosfera è molto romantica, col rumore delle onde che si infrangono a riva in sottofondo) che offre pochi piatti ma ben cucinati. Qui un piatto di pesce e una bevanda vi costeranno sui 25€.

Ricordatevi che anche sull’Isola di Pasqua, come nel resto del Cile, è bene lasciare la mancia (e i prezzi che vi ho riportato sopra, la includono).

Trattandosi di un’isola, il pesce fresco c’è in abbondanza (un piatto molto popolare è il ceviche), ma non mancano nemmeno i piatti di carne. Il curanto, ad esempio, è un piatto tipico di tutto il Cile a base di carne, che qui viene cotto in una buca scavata nel terreno, ma che purtroppo non son riuscita ad assaggiare.

Una chicca gastronomica che vi segnalo è il piccolo laboratorio Tokorate in cui si producono alfajores artigianali ripieni di marmellate fatte in casa con la frutta dell’isola (per chi non sapesse cosa sono gli alfajores: si tratta di dolci monoporzione composti da due biscotti rotondi uniti da uno strato di dulche de leche o altra crema e ricoperti di cioccolato).

Cosa vedere/fare sull’Isola di Pasqua

È pressoché superfluo che, in questa sede, vi dica che a Rapa Nui vadano visti i Moai, dando per scontato che, se state pensando di visitare l’isola, molto probabilmente lo volete fare per questi misteriosi faccioni in pietra. Non sto a elencarvi tutti i punti dell’isola in cui troverete i Moai (potete però dare un’occhiata qui), vi dico solo che per visitarli è necessario fare un biglietto che dura 10 giorni e che, per gli stranieri, costa 80USD (i cileni ne pagano solo 20!) ed essere accompagnati da una guida autorizzata che può costarvi da 40USD al giorno. Se siete da soli, questo costo incide non poco sul budget di viaggio. Ma, non disperate, perché anche sull’Isola di Pasqua ci sono delle agenzie che organizzano tour di una giornata (o mezza) e che includono nel prezzo anche la guida. Ne troverete alcune nella via principale del villaggio di Hanga Roa ma, molto probabilmente, anche la vostra struttura organizzerà qualcosa o vi metterà in contatto con qualcuno che lo fa.

Vi elenco di seguito alcune attività che si possono fare a Rapa Nui e i rispettivi prezzi (dicembre 2023):

  • Tour dell’isola di tutto il giorno con sosta in 7/8 punti di interesse tra cui Orongo, Ranu Raraku, Ahu Tongariki)  – 55€
  • Alba a Ahu Tongariki – 25€
  • Spettacolo di danza tradizionale Kari Kari – da 20€
  • Cavalcata di 2 ore fino alla cima del “monte” Terevaka, la vetta più alta dell’isola (stiamo parlando di poco più di 500 metri slm) – 35€
  • Diving introduzione + immersione di circa 20/25 minuti) – 35€

Altre cose che si possono fare (addirittura da soli!):

  • Andare in spiaggia ad Anakena e prendere il sole/fare il bagno con i Moai sullo sfondo.
  • Visitare il piccolo ma molto interessante museo di Hanga Roa, per scoprire qualcosa in più sull’isola e i Moai (è pure gratuito).
  • Fare il bagno con le tartarughe marine nelle piccole spiaggette di Hanga Roa.
  • Noleggiare una bici e pedalare per l’isola (senza però poter visitare i siti di interesse se sprovvisti di guida).
  • Ammirare il sole che tramonta nel mare a Ahu Tahai, con 5 Moai in fila davanti a voi.

Indicativamente per visitare l’Isola di Pasqua possono bastare 3 giorni ma dato che il viaggio per arrivarci è lungo e costoso, suggerisco di starci non meno di 5 giorni: di cose da fare se ne trovano senza problemi e, in qualsiasi caso, il semplice fatto di essere lì a godere dell’energia che questo luogo trasmette è un’attività che vale la pena praticare.

Concludo qui, sperando di avervi fornito un po’ di orientamento per poter organizzare il vostro viaggio dei sogni a Rapa Nui. Se avete domande o curiosità, lasciatemi un commento qui sotto. 🙂

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Leggi i commenti (2)

  • Ciao Silvia grazie per questo articolo molto aggiornato! A Maggio io e mio marito saremo x 4 giorni all’isola di Pasqua e abbiamo appena scoperto dell’obbligo di guida turistica, solo che i tour offerti dalla struttura dove alloggiamo vanno dai 250$ al giorno…!! Dal tuo articolo capisco che non é obbligatorio partire dall’Italia prenotando un tour ma che si può sceglierlo in loco, é così? E se si sta 4 giorni é necessario fare 4 giorni pieni di tour o si può girare un po’ in autonomia? Se hai una guida a un prezzo abbordabile da consigliarci sarebbe di grandissimo aiuto! Grazie per una tua risposta buona serata Valentina

    • Ciao Valentina,
      grazie per il commento. Domande più che lecite, io ho sudato freddo quando cercavo di reperire informazioni da casa e vedevo solo prezzi astronomici.
      Sì, puoi vedere direttamente in loco cosa fare (nella via principale ci sono un po' di agenzie). In linea di massima serve una guida per accedere a tutti i luoghi di interesse (e per guida si intende anche colui o colei che ti accompagna a fare l'escursione a cavallo, per intenderci). Le poche attività che si possono fare da soli son quelle che elenco verso la fine dell'articolo.
      Comunque 4 giorni sull'Isola di Paqua volano via in fretta e sicuramente troverete qualche attività da fare ogni giorno. Io ho fatto tutto presso la mia struttura, quindi non ho un nome di guida da segnalare se non il proprietario della struttura stessa... che però organizza escursioni per i suoi clienti.

      Buon viaggio e salutami questo posto meraviglioso!
      Silvia

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