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Ushuaia (Argentina): cosa vedere, cosa fare e cosa mangiare alla fine del mondo

Laddove finisce il mondo si trova la trafficata cittadina portuale di Ushuaia, affacciata sul canale di Beagle. Meno di 60.000 persone abitano qui – in molte si sono trasferite da altre città argentine attirate da stipendi mediamente più interessanti rispetto ad altre zone del paese – e anche se ci troviamo ancora in Argentina, in linea d’aria e anche da un punto di vista paesaggistico e climatico l’Antartide è molto più vicina della capitale Buenos Aires!

Una cittadina le cui attività ruotano intorno al porto e al turismo, con una graziosa e strategica posizione ma che non ha (a mio parere) grandissimo fascino, se non quello legato al fatto che è la città più australe del mondo.

Io non dovevo nemmeno arrivare fino a Ushuaia, il mio viaggio in Patagonia non prevedeva in origine questa tappa. Sono stata indecisa fino all’ultimo perché tutta la gente incontrata per strada che risaliva la Patagonia, anziché scendere come ho fatto io, mi aveva dato opinioni molto differenti. C’era chi era pronto a giurare che Ushuaia fosse imperdibile, ma anche chi sosteneva fosse soltanto una tappa per potersi poi vantare con gli amici, una volta rientrati a casa, di essere stati alla ‘fine del mondo’, con tanto di testimonianza fotografica.

Alla fine una combinazione di cose mi ha fatto ripiegare su Ushuaia, dove sono rimasta per tre notti (che poi c’era tanta di quella luce che manco sembrava notte!). È stata una tappa piacevole e che probabilmente rifarei ma, se il tempo stringe troppo, suggerisco di saltarla e concentrarsi sulla zona del parco nazionale di Los Glaciares (El Calafate, El Chaltén).

E comunque adesso posso vantarmi pure io di essere arrivata alla fine del mondo, anche se la foto ricordo davanti allo storico cartello non l’ho fatta! 😀

Però ho un bel po’ di cose da suggerirvi, nella fattispecie:

Cosa vedere in città

Partiamo dalla basi, ossia cosa vedere in città.

Ma prima fatemi fare una confessione: io ho visto poco o niente di Ushuaia centro. Non per tirchieria, dato che da quelle parti costa tutto un botto, né per snobismo pensando che i musei fighi li abbiamo solo noi in Italia.
Semplicemente perché, con soli due giorni pieni a disposizione, ho preferito fare altro e, soprattutto, nel tempo libero rimasto ho trovato tutto chiuso (gli orari di apertura delle attrazioni non sono generosissimi, e la domenica si osserva riposo).

Quindi mi limito ad elencarvi cosa potreste vedere, ma senza sbilanciarmi su giudizi e considerazioni.

  • Museo del la Fin del Mundo – il museo di storia locale e naturale;
  • Museo Marítimo e Museo del Presidio – un museo che fornisce informazioni sia sulla navigazione nella Terra del Fuoco e sulla vita dei carcerati in questi luoghi sperduti;
  • Parque Yatana – un piccolo spazio verde che preserva un bosco di alberi, senza il quale avrebbero costruito altri edifici. Qui ci sono artigiani indigeni all’opera.

Escursioni da fare nei dintorni di Ushuaia

Lato escursioni mi sento, invece, molto più preparata. Avendo avuto soltanto due giorni interi a disposizione ho dovuto selezionare bene cosa fare, e la mia scelta è ricaduta su un trekking e la passeggiata coi pinguini, di cui ora vi parlo.

Ma ci sono tanti altri tipi di escursione che si possono fare in partenza da Ushuaia e di certo non mancano le agenzie turistiche che le propongono.
Avendo abbastanza soldi a disposizione si può addirittura pensare di fare una capatina in Antartide perché è da qui che partono le crociere alla scoperta del continente del ghiaccio. Che sogno! Ma se il vostro budget non ve lo consente, continuate a leggere e prendete spunto da una squattrinata (io, ndr).

Parco Nazionale Terra del Fuoco

Chi ama camminare e la natura, non può saltare la visita del Parque Nacional Tierra del Fuego, escursione che si può fare in totale autonomia e, quindi, senza dover accendere un mutuo. Le uniche cose da pagare sono il servizio di navetta dalla città all’ingresso del parco, il biglietto di ingresso al parco e il cibo (da portarsi al sacco o da reperire in loco anche se la scelta è bassa e costosa).
La navetta costa 900 ARS andata e ritorno e il tempo di percorrenza per tratta è di circa 30 minuti (dipende poi dal punto del parco in cui salite/scendete).
L’ingresso al parco costa 560 ARS e se ci tornate l’indomani – idea non del tutto malsana poiché ce ne sono per così di passeggiate e trekking da fare – il secondo ingresso vi costerà la metà.

Il percorso più gettonato all’interno del parco è quello costiero, il Costera Trail, che in 8 chilometri conduce dal molo fino al centro visitatori (in entrambi i punti si può prendere il bus, quindi potete soltanto l’andata e poi attendre il bus per tornare in città). Il tempo di percorrenza stimato è di 4 ore e la difficoltà minima poiché il sentiero segue la linea costiera senza particolari dislivelli da affrontare, ma solo con bei panorami da ammirare.

Se siete ben allenati e avete l’abbigliamento adeguato io però vi consiglio di fare il Cerro Guanaco Trail, in partenza dal centro visitatori Alakush dove è necessario registrasi prima di mettersi in cammino. Si tratta di un trekking di “soli” 4 chilometri ma molto impegnativo, soprattutto superato un illusorio primo pezzo contraddistinto da una ripida ma tutto sommato accettabile salita. Nella parte successiva, che dura circa trenta interminabili minuti, sembra infatti di camminare nelle sabbie mobili da quanto è bagnato e molle il terreno (io l’ho fatto l’indomani di un giorno di pioggia…). E subito dopo, parte una lunga salita con pendenza illegale senza la minima possibilità di aggrapparsi da qualche parte: si è da soli ad affrontare una superficie verticale con tratti in cui bisogna passare nella neve e con un vento che soffia fortissimo e che si diverte a far perdere l’equilibrio. Però una volta in cima, il panorama è stupendo. Il problema è che tira molto vento anche lì – quando sono arrivata io, esausta, bagnata e infreddolita in vetta, si è pure messo a nevicare! o.O – e, soprattutto, che bisogna rifare la stessa identica strada per tornare alla base.
Tra andata e ritorno, contate non meno di 6 ore, più presumibilmente 7.

Se, invece, siete pigri o avete dei bambini al seguito, potete valutare di visitare il parco con il Tren del Fin del Mundo, la ferrovia in funzione più a sud del mondo che un tempo serviva per trasportare il legname alla prigione di Ushuaia, oggi riconvertita in attrazione turistica. Vi rimando al sito ufficiale per tutte le informazioni del caso.

Isola dei Pinguini

Una volta arrivati fino quaggiù che fate, non andate a vedere i pinguini? Certo che sì, anche se i prezzi non sono esattamente democratici.

Tanto per iniziare va detto che ci sono due tipi di escursioni che si possono fare per vedere i pinguini: una cara (~80€) che consente di avvistarli da una nave che si avvicina all’Isla Martillo, un po’ fuori Ushuaia, in cui sono stanziati e una carissima (~150€) che permette, invece, di scendere sull’isola in piccoli gruppi e di fare una passeggiata di un’ora abbondante a pochissima distanza dagli animali.

Anche se un bel po’ più costosa (quasi il doppio!), ho scelto la seconda escursione perché ho pensato che vedere dei pinguini dal vivo nel loro habitat naturale mi potrà ricapitare solo quando diventerò ricca e mi potrò permettere la crociera in Antartide. Quindi ho fatto crepare l’avarizia e ho camminato a meno di un metro di distanza dai pinguini!

Compresa in entrambe le escursioni c’è anche la navigazione del canale di Beagle con l’avvicinamento alle isolette (che son più che altro dei grossi scogli), dove si trova il famoso faro e dei panzuti leoni marini. Ma l’attrazione principale rimangono comunque i pinguini, quindi queste cose, seppure carine, passano in secondo piano.

Se ci sono diverse agenzie che offrono la tipologia di escursione “avvistamento pinguini dalla nave”, solo una ha il permesso di far sbarcare le persone sull’Isla Martillo, approdando con piccole imbarcazioni in partenza dall’Estancia Harberton. Questa agenzia monopolista è la Piratour (sito ufficiale).

Cosa mangiare e dove

Se l’Argentina è famosa in tutto il mondo per la sua deliziosa carne, a Ushuaia si vira sul pesce e, in particolare sui crostacei. La vera protagonista della tavola è centolla gigante, che noi conosciamo come granchio reale o gigante. Un granchio dalle dimensioni enormi e che, quindi, ha tantissima polpa. Ed è semplicemente delizioso.

Non aspettatevi di cavarvela con pochi spiccioli se uscite a cena a Ushuaia perché tra prezzi alti di default, ristoranti di un certo livello che vi verrà voglia di provare e materia prima piuttosto costosa è un attimo che si arriva a spendere almeno 40€ a testa. Se poi si aggiungono anche un paio di bicchieri di vino, il prezzo sale ancora.

Se volete viziarvi un po’ da un punto di vista gastronomico, a Ushuaia capitate bene. Vi suggerisco i seguenti ristoranti da provare:

  • Kaupé – Uno dei migliori ristoranti della città, situato in una bellissima posizione panoramica con vista sulla baia, che dà il meglio di sé quando anche di sera c’è un sacco di luce. Menù a base di pesce freschissimo, servizio impeccabile, conto giusto. SITO UFFICIALE
  • El Viejo Marino – Il posto dove vanno tutti a provare la centolla. Tutti… tranne me! Son riuscita a beccare uno dei pochi giorni di chiusura dell’anno. :-/ Ma ne ho sentito parlare così bene da chiunque, che quasi torno a Ushuaia apposta per provarlo… PAGINA FACEBOOK
  • Volver – Altro ottimo posto in cui assaggiare la centolla gigante. Bella atmosfera, servizio cordiale e granchio top! PAGINA FACEBOOK

Altre informazioni pratiche

Infine, qualche informazione aggiuntiva di servizio. Se poi avete delle domande specifiche, accomodatevi nei commenti.

Ushuaia si trova davvero alla fine del mondo. Per arrivarci in (relativa) fretta, la soluzione migliore è l’aereo. Ci sono diversi collegamenti sia dalla capitale Buenos Aires che da altre località, come ad esempio El Calafate. Quindi, nell’economia di un viaggio tra Patagonia e Terra del Fuoco, se avete poco tempo a disposizione l’aereo è la soluzione migliore. E, se vi muovete per tempo, riuscirete a trovare anche delle tariffe non proibitive grazie alle diverse compagnie low cost presenti da qualche anno sul mercato. Mi raccomando: in alta stagione prenotate con largo anticipo!

Se siete in arrivo dal Cile (Punta Arenas), 10 ore di bus non ve le toglie nessuno! Però, se siete particolarmente esosi o avete vinto alla lotteria, potete valutare di arrivarci con una crociera: ne partono di costosissime che impiegano quattro giorni a portarvi a destinazione.

Ushuaia non è una meta economica. In Argentina vale la regola del: più si scende, più aumentano i prezzi, e a Ushuaia si raggiunge l’apice. Quindi aspettatevi di spendere almeno 20€ per un letto in dormitorio in ostello, sui 40/50€ per una cena al ristorante e, in media, 100€ per un’escursione. Son cose che più o meno vi ho già detto, ma che è sempre meglio ribadire.

Termino questo lungo post con una nota di folklore. Nel titolo ho specificato che l’Ushuaia di cui avrei parlato è quella in Argentina. L’ho ritenuto opportuno perché, mentre facevo delle ricerche per scrivere questo articolo, ho scoperto che ce un’Ushuaia anche ad Ibiza e che pare essere la discoteca più bella del mondo! Che dite, potrebbe diventare la meta del mio prossimo viaggio? 😀

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