NB Questo articolo è stato originariamente scritto dopo il mio primo viaggio a Ushuaia nel dicembre 2019, per poi essere aggiornato nel dicembre 2024, quando sono nuovamente transitata in città prima di imbarcarmi per una indimenticabile spedizione in Antartide. Quello che leggete sotto è quindi l’articolo originale, con aggiornamento dei prezzi (ahimè tutto è più che raddoppiato) e integrato con qualche informazione in più.
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Laddove finisce il mondo si trova la trafficata cittadina portuale di Ushuaia, affacciata sul canale di Beagle. Poco più di 80.000 persone abitano qui – in molte si sono trasferite da altre città argentine attirate da stipendi mediamente più interessanti rispetto ad altre zone del paese, nonostante adesso facciano fatica per l’aumento esponenziale dei prezzi – e anche se ci troviamo ancora in Argentina, in linea d’aria e anche da un punto di vista paesaggistico e climatico l’Antartide è molto più vicina della capitale Buenos Aires!
Una cittadina le cui attività ruotano intorno al porto e al turismo, con una graziosa e strategica posizione e con un fascino tutto suo, legato anche al fatto che è la città più australe del mondo.
Durante il mio primo viaggio in Patagonia non dovevo spingermi fino “in fondo”, il mio itinerario di massima non prevedeva Ushuaia come tappa. Sono stata indecisa fino all’ultimo perché tutta la gente incontrata per strada che risaliva la Patagonia, anziché scendere come ho fatto io, mi aveva dato opinioni molto differenti. C’era chi era pronto a giurare che Ushuaia fosse imperdibile, ma anche chi sosteneva fosse soltanto una tappa per potersi poi vantare con gli amici, una volta rientrati a casa, di essere stati alla “fine del mondo”, con tanto di testimonianza fotografica.
Alla fine una combinazione di cose mi ha fatto ripiegare su Ushuaia, dove sono rimasta per tre notti (che poi c’era tanta di quella luce che manco sembrava notte!). Per ritornarci poi nel 2024 per imbarcarmi alla scoperta dell’Antartide, ma questa è un’altra storia.
Nel contesto di un viaggio in Patagonia, Ushuaia è indubbiamente una tappa piacevole ma, se il tempo stringe troppo, suggerisco di saltarla e concentrarsi sulla zona del parco nazionale di Los Glaciares (El Calafate, El Chaltén).
E comunque adesso posso vantarmi pure io di essere arrivata alla fine del mondo, anche se la foto ricordo davanti allo storico cartello non l’ho fatta! 😀
Però ho un bel po’ di cose da suggerirvi, nella fattispecie:
- Cosa vedere in città
- Escursioni da fare nei dintorni di Ushuaia
- Cosa mangiare e dove
- Altre informazioni pratiche
Cosa vedere in città
Partiamo dalla basi, ossia cosa vedere in città.
Ma prima fatemi fare una confessione: io ho visto poco o niente di Ushuaia centro, in entrambe le occasioni in cui ci sono stata. Non per tirchieria, dato che da quelle parti costa tutto un botto, né per snobismo pensando che i musei fighi li abbiamo solo noi in Italia.
Semplicemente perché, con pochi giorni a disposizione, ho preferito fare altro e, soprattutto, nel tempo libero rimasto ho trovato tutto chiuso (gli orari di apertura delle attrazioni non sono generosissimi, e la domenica si osserva riposo).
Quindi mi limito ad elencarvi cosa potreste vedere, ma senza sbilanciarmi su giudizi e considerazioni.
- Museo del la Fin del Mundo – il museo di storia locale e naturale;
- Museo Marítimo e Museo del Presidio – un museo che fornisce informazioni sia sulla navigazione nella Terra del Fuoco e sulla vita dei carcerati in questi luoghi sperduti;
- Parque Yatana – un piccolo spazio verde che preserva un bosco di alberi, senza il quale avrebbero costruito altri edifici. Qui ci sono artigiani indigeni all’opera.
Escursioni da fare nei dintorni di Ushuaia
Lato escursioni mi sento, invece, molto più preparata. Con pochi giorni a disposizione ho dovuto selezionare bene cosa fare, e la mia scelta è ricaduta su un trekking e la passeggiata coi pinguini, di cui ora vi parlo.
Ma ci sono tanti altri tipi di escursione che si possono fare in partenza da Ushuaia e di certo non mancano le agenzie turistiche che le propongono.
Avendo abbastanza soldi a disposizione si può addirittura pensare di fare una capatina in Antartide perché è da qui che partono le spedizioni alla scoperta del continente del ghiaccio. Ma se il vostro budget non ve lo consente, ci sono comunque altre attività interessanti e appaganti da fare.
Parco Nazionale Terra del Fuoco
Chi ama camminare e la natura, non può saltare la visita del Parque Nacional Tierra del Fuego, escursione che si può fare in autonomia. Per raggiungere il parco bisogna prendere una navetta dalla città, partono allo scoccare di ogni ora dalla stazione dei bus. La navetta costa 20.000 ARS andata e ritorno e il tempo di percorrenza per tratta è di circa 30 minuti (dipende poi dal punto del parco in cui salite/scendete).
L’ingresso al parco costa 40.000 ARS e se ci tornate l’indomani – idea non del tutto malsana poiché ce ne sono per così di passeggiate e trekking da fare – il secondo ingresso vi costerà la metà, ma dovete acquistare il biglietto per due giorni da subito.
Il percorso più gettonato all’interno del parco è quello costiero, il Costera Trail, che in 8 chilometri conduce dal molo fino al centro visitatori (in entrambi i punti si può prendere il bus, quindi potete soltanto l’andata e poi attendre il bus per tornare in città). Il tempo di percorrenza stimato è di 3 ore e la difficoltà minima poiché il sentiero segue la linea costiera senza particolari dislivelli da affrontare, ma solo con bei panorami da ammirare.
Se siete ben allenati e avete l’abbigliamento adeguato io però vi consiglio di fare il Cerro Guanaco Trail, in partenza dal centro visitatori Alakush dove è necessario registrasi prima di mettersi in cammino. Si tratta di un trekking di “soli” 4 chilometri ma molto impegnativo, soprattutto superato un illusorio primo pezzo contraddistinto da una ripida ma tutto sommato accettabile salita. Nella parte successiva, che dura circa trenta interminabili minuti, sembra infatti di camminare nelle sabbie mobili da quanto è bagnato e molle il terreno (io l’ho fatto l’indomani di un giorno di pioggia…). E subito dopo, parte una lunga salita con pendenza illegale senza la minima possibilità di aggrapparsi da qualche parte: si è da soli ad affrontare una superficie verticale con tratti in cui bisogna passare nella neve e con un vento che soffia fortissimo e che si diverte a far perdere l’equilibrio. Però una volta in cima, il panorama è stupendo. Il problema è che tira molto vento anche lì – quando sono arrivata io, esausta, bagnata e infreddolita in vetta, si è pure messo a nevicare! o.O – e, soprattutto, che bisogna rifare la stessa identica strada per tornare alla base. Tra andata e ritorno, contate non meno di 6 ore, più presumibilmente 7. NB durante la mia seconda visita al parco, nel 2024, questo sentiero era chiuso.
Nel parco c’è la possibilità di mangiare e bere, ma solo presso il centro visitatori Alakush. Tuttavia se volete stare un bel po’ nella natura (e/o risparmiare qualche soldino), suggerisco di portarvi il pranzo al sacco.
Se, invece, siete pigri o avete dei bambini al seguito, potete valutare di visitare il parco con il Tren del Fin del Mundo, la ferrovia in funzione più a sud del mondo che un tempo serviva per trasportare il legname alla prigione di Ushuaia, oggi riconvertita in attrazione turistica. Vi rimando al sito ufficiale per tutte le informazioni del caso.
Laguna Esmeralda
Un’ottima, nonché più economica, escursione a piedi da fare negli immediati dintorni di Ushuaia, è quella alla Laguna Esmeralda. Anche in questo caso, per raggiungere l’inizio del sentiero bisogna prendere una navetta (stesso posto, stessi orari, prezzo a/r 15.000 ARS), ma poi non c’é nessun ingresso da pagare. Il percorso, che é lo stesso all’andata e al ritorno, offre paesaggi più o meno simili a quelli del Parco Nazionale della Terra del Fuoco, ma culmina al cospetto di una bellissima laguna color smeraldo con delle pittoresche montagne innevate dietro. Un paesaggio da cartolina. Calcolate un paio d’ore per andare e altrettante per tornare. Portatevi acqua e cibo dato che, né lungo il sentiero né all’arrivo, c’è la possibilità di comprarne).
Segnalo inoltre che, nella stessa zona della Laguna Esmeralda, ci sono altre lagune e percorsi di trekking da fare. Dovendone sceglierne uno, io ho scelto questo.
Isola dei Pinguini
Una volta arrivati fino quaggiù che fate, non andate a vedere i pinguini? Certo che sì, anche se i prezzi non sono esattamente democratici (e io vi riporto quelli del 2019, che son probabilmente raddoppiati nel frattempo).
Tanto per iniziare va detto che ci sono due tipi di escursioni che si possono fare per vedere i pinguini: una cara (~80€ – prezzo 2019) che consente di avvistarli da una nave che si avvicina all’Isla Martillo, un po’ fuori Ushuaia, in cui sono stanziati e una carissima (~150€ – prezzo 2019) che permette, invece, di scendere sull’isola in piccoli gruppi e di fare una passeggiata di un’ora abbondante a pochissima distanza dagli animali.
Anche se un bel po’ più costosa (quasi il doppio!), ho scelto la seconda escursione perché ho pensato che vedere dei pinguini dal vivo nel loro habitat naturale mi potrà ricapitare solo quando diventerò ricca e mi potrò permettere la crociera in Antartide. Quindi ho fatto crepare l’avarizia e ho camminato a meno di un metro di distanza dai pinguini!
Compresa in entrambe le escursioni c’è anche la navigazione del canale di Beagle con l’avvicinamento alle isolette (che son più che altro dei grossi scogli), dove si trova il famoso faro e dei panzuti leoni marini. Ma l’attrazione principale rimangono comunque i pinguini, quindi queste cose, seppure carine, passano in secondo piano.
Se ci sono diverse agenzie che offrono la tipologia di escursione “avvistamento pinguini dalla nave”, solo una ha il permesso di far sbarcare le persone sull’Isla Martillo, approdando con piccole imbarcazioni in partenza dall’Estancia Harberton. Questa agenzia monopolista è la Piratour (sito ufficiale).
Cosa mangiare e dove
Se l’Argentina è famosa in tutto il mondo per la sua deliziosa carne, a Ushuaia si vira sul pesce e, in particolare sui crostacei. La vera protagonista della tavola è centolla gigante, che noi conosciamo come granchio reale o gigante. Un granchio dalle dimensioni enormi e che, quindi, ha tantissima polpa. Ed è semplicemente delizioso.
Non aspettatevi di cavarvela con pochi spiccioli se uscite a cena a Ushuaia perché tra prezzi alti di default (diventati ancora più alti negli ultimi anni), ristoranti di un certo livello che vi verrà voglia di provare e materia prima piuttosto costosa è un attimo che si arriva a spendere almeno 60€ a testa. Se poi si aggiungono anche un paio di bicchieri di vino, il prezzo sale ancora.
Se volete viziarvi un po’ da un punto di vista gastronomico, a Ushuaia capitate bene. Vi suggerisco i seguenti ristoranti da provare:
- Kaupé – Uno dei migliori ristoranti della città, situato in una bellissima posizione panoramica con vista sulla baia, che dà il meglio di sé quando anche di sera c’è un sacco di luce. Menù a base di pesce, servizio impeccabile, conto ovviamente salato. SITO UFFICIALE
- Kalma – Altro ristorante tendente allo chic in cui fare un’ottima esperienza gastronomica, ma non serve la centolla. SITO UFFICIALE
- El Viejo Marino – Il posto dove vanno tutti a provare la centolla. Tutti… tranne me! Son riuscita a beccarlo chiuso entrambe le volte che son transitata da Ushuaia. Ma ne ho sentito parlare bene da parecchia gente. PAGINA FACEBOOK
- Volver – Altro ottimo posto in cui assaggiare la centolla gigante. Bella atmosfera, servizio cordiale e granchio top! PAGINA FACEBOOK
Altre informazioni pratiche
Infine, qualche informazione aggiuntiva di servizio. Se poi avete delle domande specifiche, accomodatevi nei commenti.
Ushuaia si trova davvero alla fine del mondo. Per arrivarci in (relativa) fretta, la soluzione migliore è l’aereo. Ci sono diversi collegamenti sia dalla capitale Buenos Aires che da altre località, come ad esempio El Calafate. Quindi, nell’economia di un viaggio tra Patagonia e Terra del Fuoco, se avete poco tempo a disposizione l’aereo è la soluzione migliore. E, se vi muovete per tempo, riuscirete a trovare anche delle tariffe non proibitive grazie alle diverse compagnie low cost presenti da qualche anno sul mercato. Mi raccomando: in alta stagione prenotate con largo anticipo!
Se siete in arrivo dal Cile (Punta Arenas), 10 ore di bus non ve le toglie nessuno! Però, se siete particolarmente esosi o avete vinto alla lotteria, potete valutare di arrivarci con una crociera: ne partono di costosissime che impiegano quattro giorni a portarvi a destinazione.
Ushuaia non è una meta economica. In Argentina vale la regola del: più si scende, più aumentano i prezzi, e a Ushuaia si raggiunge l’apice. Quindi aspettatevi di spendere almeno 25€ per un letto in dormitorio in ostello, sui 60€ per una cena al ristorante e, in media, non meno di 100€ per un’escursione. Son cose che più o meno vi ho già detto, ma che è sempre meglio ribadire.
Termino questo lungo post con una nota di folklore. Nel titolo ho specificato che l’Ushuaia di cui avrei parlato è quella in Argentina. L’ho ritenuto opportuno perché, mentre facevo delle ricerche per scrivere questo articolo, ho scoperto che ce un’Ushuaia anche ad Ibiza e che pare essere la discoteca più bella del mondo! Che dite, potrebbe diventare la meta del mio prossimo viaggio? 😀
Leggi anche:
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- Trekking sul ghiacciaio Perito Moreno, tutto quello che c’è da sapere
- I migliori trekking da fare a El Chaltén, Patagonia
- San Carlos de Bariloche e dintorni, cosa vedere e fare
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