Sukhothai: 3 cose da vedere (e qualche info pratica)

 

Sukhothai, Thailandia
Ci sarà un motivo se Sukhothai rappresenta una tappa fissa di tutti coloro che visitano la Thailandia. Bhè, che ve lo dico a fare, assolutamente sì! Si tratta di uno dei siti più spettacolari dell’intero paese: un vastissimo complesso di templi, chedi, statue di Buddha e fiori di loto così ben conservati da lasciare letteralmente a bocca aperta. Sukhothai è stata la capitale del regno omonimo, ossia il regno siamese che, dal 1238 al 1438, controllò una buona fetta di territori più o meno corrispondenti all’attuale Thailandia. Sapete qual è la traduzione letterale di Sukhothai dalla lingua thai? Alba della Felicità. Questo potrebbe bastare a farvi capire cosa si prova visitando queste rovine. Tuttavia aggiungo ancora un dettaglio: l’Unesco ha inserito Sukhothai nella sua ambitissima lista dei patrimoni mondiali dell’Umanità. Scusate se è poco.

Senza nessuna pretesa che siate d’accordo con me, vi descrivo brevemente quelli che a mio modestissimo parere sono i 3 monumenti più belli di Sukhothai. E mi piacerebbe sapere quali sono i vostri nei commenti 🙂 L’ordine è assolutamente casuale mentre, in calce, trovate qualche info pratica.

Wat Sangkhawat
Wat Sangkhawat, Sukhothai
Parto da un’attrazione che alcuni definirebbero minore, il tempio più di là che di qua di Wat Sangkhawat. Dato che rimane un po’ in disparte e dato che, effettivamente, offre meno rispetto ad altri tempi decisamente meno diroccati di lui, non tutti lo visitano. Ma è forse proprio questo suo isolamento e lo stato di semi abbandono che lo rendono così affascinante: si tratta di un gruppo di rovine immerse nella vegetazione, un po’ in stile Angkor (ovviamente con le dovute proporzioni) in cui tra una colonna e l’altra si intravede qualche statua di Buddha con la testa decapitata. Fate una deviazione, se potete: si trova nella zona ovest, sulla via tra i più noti Wat Phra Phai Luang e Wat Si Chum.

Wat Si Chum
Wat Si Chum, Sukhothai
Non distante da Wat Sangkhawat e sempre nel settore nord, si trova Wat Si Chum, che rappresenta una delle attrazioni più visitate dell’intero sito archeologico, principalmente per l’imponente statua del Buddha seduto posta al suo interno. Nonostante le notevoli dimensioni della statua (circa 15 metri), fuori dall’edificio si intravedono soltanto parti del volto e del corpo senza rendersi bene conto delle sue reali dimensioni. Ma una volta entrati, si realizza di essere come dei moscerini rispetto ad essa!
Durante il periodo di splendore di Sukhothai la statua parlava pure. Cioè, non è che parlasse proprio, ma così si faceva credere ai soldati: un consigliere del re, posizionato da una finestra situata all’altezza della testa della statua, incitava i soldati facendo finta che fosse il Buddha a parlare.

Wat Saphan Hin
Wat Saphan Hin, Sukhothai
Situato in cima ad una collina nella parte ovest del parco c’è Wat Saphan Hin, un piccolo tempio dominato da una statua in piedi del Buddha alta 12 metri. Per raggiungerlo bisogna percorrere un sentiero in pietre rialzate. La vista dalle rovine è molto bella.

E adesso passiamo a qualche informazione pratica su Sukhothai, che non fa mai male:
Quando andareCome arrivareCome girareQuanto costaQuanto ci vuole a visitarlo

Sukhothai, Thailandia
Quando andare
Possibilmente la mattina presto (il sito apre alle 7 del mattino) per evitare il troppo caldo e la troppa gente.

Come raggiungere il sito da New Sukhothai
Dal centro di New Sukhothai, nelle vicinanze del ponte, partono dei songatew ogni 30 minuti a partire dalle 6:30 del mattino. Ci mettono circa mezz’ora e costano 30 bath a persona. Stessa cosa per il ritorno: il songatew si prende all’ingresso del sito.
Per inciso, il songatew è un pick-up che funge da bus collettivo, il cui autista solitamente aspetta che sia abbastanza pieno prima di partire.

Come girare
Ovviamente essendo una fan sfegatata delle 2 ruote, quelle senza motore, consiglio di girare per le rovine di Sukhothai con la bicicletta. Anche perché le distanze non permettono di farsi tutto il sito a piedi. Il noleggio costa 30 bath, a cui bisogna poi sommare il dazio da pagare per far passare la bici nei vari settori del sito (vedi sotto). Si possono noleggiare biciclette più o meno malandate proprio davanti l’entrata.

Quanto costa
Non esiste più il biglietto cumulativo di cui parlano ancora alcune guide, quindi bisogna comprare un biglietto per ogni settore che si visita. I settori sono 3: interno delle cinta della città antica, zona nord e zona ovest, poi ci sono delle altre rovine sparse tutt’intorno. Il prezzo di ogni settore è di 100 bath a persona, più 10 bath per la bicicletta.

Quanto ci vuole a visitarlo
Contate almeno 4 ore, se vi spostate in bicicletta. Con un motorino un po’ di meno. A piedi un’eternità.

 

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