Marsiglia NON è brutta come molti dicono. 3 motivi per visitarla

 

Marsiglia - cosa vedere
Troppo spesso ho sentito dire che Marsiglia fa schifo e altrettante volte mi sono domandata se io e le persone che definivano Marsiglia in questi termini avevamo visto la stessa città. Muble muble. Temo proprio di no perché la Marsiglia che ho visto io non è per niente brutta, anzi. E nelle righe che seguono, senza dilungarmi nel raccontarvi quali sono le cose da vedere a Marsiglia -lo hanno fatti in molti prima di me e probabilmente altri continueranno a farlo- ma mi limiterò ad elencarvi quelli che per me sono 3 validissimi motivi per visitare questa città troppo spesso bistrattata o sottovalutata.

Marsiglia - le Panier
Parigi non è brutta, vero? Certo che no, anzi. Rimarrete quindi piacevolmente sorpresi nel venire a conoscenza che a Marsiglia si trova una piccola Montmartre, proprio come nella Ville Lumière. Le Panier è la collina sopra il porto che ospita un quartiere nato come popolare e che attualmente rappresenta una delle zone più vivaci della città nonché una delle principali attrazioni turistiche di Marsiglia. Case con le facciate chiare e finestre decorate da fiori; stretti vicoli lastricati; piccoli negozi di souvenir e tanti localini in cui fermarsi per sorseggiare un bicchiere di pastis. Forse non si ha realmente l’impressione di essere a Parigi, anche perché la brezza del mare la si respira ad ogni angolo e da alcuni punti del Panier il mare si intravede davvero, ma è comunque un posto magico, di cui facilmente ci si innamora.

Shopping sfrenato: sapone, pastis, navettes
Shopping a Marsiglia - cosa comprare
Marsiglia è un posto meraviglioso per fare acquisti. Oltre al famosissimo sapone, la città stupisce per la varietà di cose che si possono portare a casa. Tra le mie preferite ci sono quelle enogastronomiche, quindi di queste vi parlerò. Il sapone di Marsiglia, invece, non ha bisogno di introduzioni (e comunque non si mangia), quindi non ve ne parlerò.
Cominciamo col pastis, l’aperitivo per antonomasia a Marsiglia. Profumato all’anice e soprannominato il latte della Provenza, il pastis è un must prima dei pasti sia nella versione nature (ovviamente diluito con acqua) oppure accompagnato da sciroppo di menta (perroquet, letteralmente pappagallo), di granatina (tomate, letteralmente pomodoro) o orzata (mauresque).
Rimanendo in tema alcolico, ma diminuendo il tiro di qualche grado, passiamo alla birra Cagole, la birra di Marsiglia. Ideata per far rivivere l’identità marsigliese ad ogni sorso, la Cagole ha un leggero aroma di miele e meriterebbe di essere comprata anche soltanto per le bellissime bottiglie  che ricordano i manifesti anni ’50.
Infine apro una parentesi dolce, accennando alle navettes, i biscotti all’aroma di fiori d’arancio prodotti esclusivamente a Marsiglia. Si trovano praticamente in tutti i forni della città ma quelli originali solo al Four de Navettes in rue Sainte (delle navette ne ho parlato in maniera più approfondita qui).

Una vista a 360°
Marsiglia, la vista da Notre Dame de la Garde
Anche Marsiglia ha una sua Madunina ma il contesto è un po’ diverso da quello del duomo di Milano. A 162 metri d’altezza, sulla collina più alta della città si trova la basilica Notre Dame de la Garde, la cui torre campanaria alta 60 metri è sormontata dalla statua dorata della Vergine (alta poco meno di 10 metri e posta su un piedistallo di 12). Arrivare fin quassù è relativamente semplice: si può prendere l’autobus 60 dal porto oppure camminare in salita per circa un chilometro. Il panorama da La Garde è a dir poco celestiale e vale assolutamente il viaggio (anche a piedi).

Questi 3 motivi possono bastare o non vi ho ancora convinto?

 

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