Cosa vedere a Pavia in un giorno: un itinerario a piedi per la città

 

Cosa vedere a Pavia in un giornoPavia è una città in cui mi piace tornare almeno un paio di volte all’anno. È piccolina e a misura d’uomo, si gira bene a piedi, ha un delizioso centro che nasconde alcune interessanti chicche ed è vicinissima a Milano. La gita in giornata perfetta, quindi: minima spesa, massima resa. 😉

Va detto che Pavia ha un carattere un po’ provinciale – sì, proprio quello (de)cantato anche dal buon Max Pezzali nei suoi brani degli anni Novanta (ricordo a tutti i natali pavesi del buon Max) – e talvolta il nasino all’insù, ma anche questo fa parte del fascino pavese ed è comunque un posto che raccomando di visitare fosse soltanto per prendersi una pausa dalla caotica Milano. Ma non d’estate, quando tra zanzare e caldo si rischia di portare a casa un ricordo non troppo bello della città, che non le renderebbe giustizia.

Raggiungere Pavia dal nord ovest d’Italia è semplicissimo, sia in macchina che in treno. Se viaggiate in auto, vi rimando a un navigatore che sicuramente avrete :D, io sono tendenzialmente pro trasporto pubblico e le mie informazioni sono più orientate in quel senso. Per quanto riguarda il trasporto su strada ferrata, quindi, Pavia è una fermata principale della linea Milano-Genova, raggiungibile comodamente da queste due città (da Milano sono soltanto 20 minuti) sia con treni regionali che IC/Frecciarossa.
Da Milano è possibile raggiungere Pavia anche in bicicletta, con una piacevole pedalata di un paio d’ore scarse lungo il naviglio pavese (ne ho parlato in questo articolo).

Il “turista medio” solitamente divide in due una giornata a Pavia: metà a visitare la città e metà dedicata alla Certosa di Pavia che – azzardo – è forse fin più famosa della città stessa. La Certosa è un monumento che va visto e mi rendo perfettamente conto che, una volta in zona, soprattutto se si viene da lontano, si preferisca prendere due piccioni con una fava, ma se avete la possibilità di tornare (o, meglio ancora, di rimanere per un weekend interno) dedicate un’intera giornata alla città di Pavia per poi visitare la Certosa un’altra volta. Va bene anche invertire l’ordine degli addendi, il risultato finale non cambia. 🙂

Nelle righe che seguono riporterò infatti alcuni suggerimenti per visitare Pavia in un giorno, non includendo la Certosa. Se preferite comunque fare tutto (Pavia e Certosa) in una giornata, potete seguire lo stesso questo itinerario ma aumentando un po’ il ritmo della visita e tagliando qualcosa come, ad esempio, la visita ai musei del Castello Visconteo. Ribadisco che è un peccato e personalmente ho imparato a non essere una “visitatrice bulimica“, ma ognuno fa quel che preferisce in base ai propri tempi, mezzi e preferenze.

Se siete con i mezzi pubblici, la Certosa è raggiungibile con 8 minuti di treno da Pavia (ci sono circa 2 treni all’ora) più una ventina di minuti a piedi dalla stazione di Certosa. Se arrivate in bicicletta da Milano, la Certosa la trovate lungo la strada, ed è difficile non accorgersene. 😉

Per chi decide di dedicarsi solo alla città, l’itinerario che propongo va a toccare le seguenti attrazioni (trucchetto: se cliccate su uno dei link qui sotto, venite dirottati direttamente alla “spiega” dell’attrazione chiamata in causa, altrimenti continuate a leggere tutto):

Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro
Castello Visconteo e Musei Civici
Chiesa di Santa Maria del Carmine
Piazza della Vittoria
Duomo
Chiesa di San Teodoro
Basilica di San Michele Maggiore
Ponte Coperto e Borgo Ticino
Strada Nuova
Cupola Arnaboldi
Università
Torri

E per chi se lo stesse chiedendo: sì, son previste delle soste golose. Chi mi segue da un po’ sa bene che non concepisco itinerari senza cibo. 😀

Chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro

Chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, PaviaPrendendo come punto di partenza la stazione ferroviaria di Pavia, la prima tappa di questo itinerario di un giorno è una chiesa che rimane un po’ in disparte ma che va assolutamente visitata: la solitaria San Pietro in Ciel d’Oro.

Si trova in una tranquilla piazza ombreggiata un po’ fuori dal centro (non troppo fuori ma i pigri possono usare questa scusa per saltarla), ha la caratteristica facciata a capanna delle chiese romaniche e l’interno, non immenso, trasmette una sensazione di misticismo che non tutte le chiese effettivamente riescono a fare.

Il pezzo forte di San Pietro in Ciel d’Oro, che da solo vale il viaggio fino a qui, è la sublime Arca di Sant’Agostino collocata nel presbiterio, prima del coro. In marmo, costruita tra il 1360 e il 1400, è divisa in tre fasce e, quasi sicuramente, è opera di due artisti, in quanto si possono riconoscere due differenti stili (uno fino al primo piano, l’altro fino alla sommità). Sull’Arca sono scolpiti 50 bassorilievi e 95 statue e al suo interno son custodite le ossa di Sant’Agostino di Ippona. Un vero e proprio capolavoro da non perdere.

Interessanti sono anche la cripta e gli affreschi della navata sinistra, gli unici rimasti. Fate attenzione agli orari di apertura della chiesa, un po’ meno elastici rispetto a quelli delle “colleghe” in città: dalle 8:15 alle 12 e dalle 15:30 alle 19:15. Cercate di non fare un viaggio a vuoto. 😉

Castello Visconteo e Musei Civici

Castello Visconteo, PaviaLa prossima tappa è il maestoso Castello Visconteo, attrazione che sicuramente non passa inosservata vista l’importante mole.

Voluto da Galeazzo II Visconti, fu iniziato nel marzo del 1360 e concepito più che altro come palazzo per i piaceri e i divertimenti, non tanto come castello vero e proprio. Tuttavia alcune caratteristiche di un castello le ha comunque: i torrioni angolari, il fossato, i ponti levatoi. Basta però dare un’occhiata alle numerose e bellissime finestre sulle facciate e, soprattutto, entrare all’interno per capire che qui più che difendersi si faceva festa.

Le sale del castello erano tutte affrescate, e qualcosa si riesce a captare ancora oggi, mentre del mobilio originale non è rimasto nulla così come della fornitissima biblioteca (forse cominciata da Francesco Petrarca) e della splendida sala degli specchi. Per accedere alle sale interne bisogna acquistare il biglietto d’ingresso ai Musei Civici (10€), che consiglio comunque di visitare perché ospitano interessanti collezioni dall’archeologia alla pittura del Settecento che permettono di comprendere meglio la storia della città. Contate almeno un’ora e mezza/due per la visita. I Musei Civici sono aperti tutti i giorni a parte il martedì dalle 10 alle 18 (controllare sempre la pagina Facebook dei musei perché in alcuni mesi dell’anno quali luglio, agosto, dicembre e gennaio potrebbero fare oraio ridotto).

Al grazioso cortile interno del castello, chiuso su tre lati da un porticato sopra il quale si trova un elegante loggiato e che rivela ancor di più l’aspetto di palazzo per i ricevimenti, si può invece accedere senza pagare nessun biglietto. Qui si nota come il castello sia “orfano” dell’ala settentrionale, che permetteva l’affaccio sul parco e il congiungimento con la Certosa di Pavia.

Il castello ospita spesso delle interessanti mostre temporanee che può valer la pena di vedere (informatevi su cosa c’è prima di andare, per poter organizzare al meglio la vostra visita).

Dovrebbe ormai quasi essere l’ora di pranzo e probabilmente avrete fame. Facciamo prima però ancora una tappa culturale: raggiungiamo la chiesa di Santa Maria del Carmine anche se potrebbe essere già chiusa (gli orari sono dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 19): è un peccato non poter entrare – si può anche pensare di fare un salto veloce, nel caso, dopo pranzo – ma anche solo ammirarne la bellissima facciata è già qualcosa. Una delle facciate più belle in città.

E adesso andiamo a mangiare!

Il ristorante che solitamente suggerivo, l’Osteria alle Carceri in via fratelli Marozzi 7, ha chiuso (dalle poche informazioni che ho trovato in rete, ipotizzo che sia una conseguenza della pandemia da Covid 19). 🙁 Non ho quindi altre carte da giocarmi perché a Pavia non sono mai stata molto fortunata da un punto di vista gastronomico e, di conseguenza, preferisco non suggerire nulla. Persevererò nella ricerca e spero di poter aggiungere presto qualche nome interessante (ho in lista un paio di ristoranti in zona Borgo Ticino che, sulla carta, promettono bene). Però se nel frattempo provate voi qualche posto che ritenete degno di nota, per favore fatemelo sapere nei commenti! 🙂

Piazza della Vittoria

Broletto, Piazza della Vittoria (Pavia)La prima tappa dopo pranzo è il cuore pulsante della città, la bellissima e sempre animata Piazza della Vittoria che, coi tavolini dei bar che vi si affacciano pieni di gente che chiacchiera e sbevazza, mette di buon umore. Non solo oggi, ma anche in passato la piazza era il cuore di Pavia: qui si svolgevano tutte le attività dal piccolo commercio al procedimento giuridico, compresa l’esecuzione capitale.

L’edificio che più si distingue è quello del Broletto, che domina il lato sud della piazza, dove si tenevano le adunanze e si amministrava la giustizia.

Dietro il broletto spunta l’immensa cupola del Duomo, dove ci dirigiamo ora. Prima di entrare nella chiesa, date un’occhiata alla statua equestre del Regisole che si trova proprio lì davanti. Non si tratta dell’originale – che venne abbattuta dopo la rivoluzione francese in quanto simbolo di monarchia – né ci assomiglia, in particolare manca la cagnolina che reggeva lo zoccolo del cavallo.

Duomo di Pavia

Duomo di Pavia e statua del RegisoleE adesso dedichiamoci finalmente al Duomo di Pavia, dedicato a Santo Stefano Martire e Santa Maria Assunta.

Sorge nel luogo in cui, durante il periodo romano, probabilmente c’era un tempio dedicato a Cibele che venne distrutto per lasciar spazio a due chiese paleocristiane e dar così fine al culto pagano. Queste due chiese vennero a loro volta distrutte per costruire due chiese romaniche e, infine, nel 1400 i pavesi ottennero l’autorizzazione per abbattere pure queste e avviare i lavori di una chiesa che doveva essere tanto sontuosa quanto la moschea di Santa Sofia a Istanbul.

Nonostante sia poi rimasta incompiuta, lo si nota dalla facciata, la chiesa è decisamente imponente e la sua cupola ottagonale in muratura alta 92 metri contribuisce nell’intento (è una tra le più grandi d’Italia per altezza ed ampiezza). L’interno è anch’esso maestoso nonché luminosissimo. Segnalo il curioso pulpito in legno, con i 12 apostoli scolpiti che lo sorreggono.

Il Duomo è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 19:30 (la domenica fino alle 20).

Chiesa di San Teodoro

Chiesa di San Teodoro, PaviaDopo il Duomo buttatevi verso il lungofiume attraverso una parte di città che trovo personalmente molto bella: è super tranquilla e, nonostante ci passino le macchine, regala degli scorci indimenticabili.

Giracchiate un po’ senza meta prima di imbattervi in quella che, secondo me, è la chiesa più graziosa della città: San Teodoro. Non riuscirete a fotografare la facciata nella sua interezza perché è chiusa tra i vicoli acciottolati, ma vi renderete presto conto che è un vero e proprio gioiellino.

L’interno, intimo e raccolto, custodisce numerosi affreschi ben conservati: il ciclo con le storie di Sant’Agnese e quello con le storie di San Teodoro, quelli del soffitto in medaglioni, quelli dei pilastri realizzati per coprire i mattoni.

Ma i pezzi forti, davanti ai quali mi soffermo parecchio tempo tutte le volte che visito la chiesa, sono le vedute di Pavia sulla parete e sulla controfacciata. Quest’ultima si trovava sopra la prima: nel 1956 è stata staccata e ricomposta a lato per mostrare così quella originale di cui non si sospettava nemmeno l’esistenza. Sono entrambe delle stessa mano e rappresentano San Teodoro con la città di Pavia alle spalle. Nella rappresentazione della città – che, a tutti gli effetti, è considerata la prima pianta di Pavia – si nota chiaramente il Castello, Strada Nuova e il Ponte Coperto; si distingue la cinta muraria e si contano tantissime torri, che un tempo popolavano il centro cittadino (le poche sopravvissute le vedremo tra un po’).

La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 7 alle 19 ed è sempre visitabile tranne durante le funzioni.

Basilica di San Michele Maggiore

Basilica di San Michele Maggiore, PaviaDopo San Teodoro visitiamo un’altra importante chiesa pavese che, chiunque abbia aperto un libro di storia dell’arte in vita sua, ha sicuramente già visto: la Basilica di San Michele Maggiore, prototipo della chiesa romanica medievale nonché luogo di importanti incoronazioni, tra cui quella di Federico Barbarossa come Re d’Italia il 17 aprile 1155 (il punto esatto è segnato da cinque cerchi di marmo nel pavimento).

L’arenaria con cui è stata costruita la facciata, molto fragile, ha subito un notevole degrado nel corso degli anni, tant’è che diverse sculture sono parecchio erose. La chiesa ha due ingressi: uno nella facciata principale e l’altro sul fianco sinistro, entrambi hanno dei portali riccamente decorati di sculture.

L’interno è molto interessante, anche per l’importanza degli avvenimenti che qui si sono svolti. Particolarmente bella la cripta, divisa in tre piccole navate da due file di sei colonne.

La chiesa è aperta il lunedì dalle 7 alle 12 e dalle 15 alle 19, tutti gli altri giorni dalle 7 alle 19. Grazie ai volontari del Touring Club di Pavia si possono anche fare delle visite guidate gratuite.

Ponte Coperto e Borgo Ticino

E adesso dirigiamoci finalmente verso il fiume. A collegare le due sponde del Ticino è il caratteristico Ponte Coperto, un ponte a cinque arcate quasi uguali, completamente coperto con due portali alle estremità e una piccola cappella religiosa al centro.

Una volta attraversato il ponte si arriva in Borgo Ticino, il quartiere di Pavia sulla riva destra del Ticino, caratterizzato da case colorate affacciate sul fiume, nelle cui facciate son spesso indicati i livelli delle inondazioni del passato. Passeggiate lungo via Milazzo, arrivando quasi fino in fondo: al numero 193 troverete una sorpresa (questa).

Arrivando dal centro, subito dopo il ponte si trova la statua de “La lavandera del Burg”, un monumento in bronzo che ritrae una lavandaia, in omaggio alle tante donne che nei secoli passati andavano a lavare i panni dei cittadini nel Ticino.

Strada Nuova

Riattraversiamo il ponte per tornare in centro e visitare le ultime attrazioni rimaste da vedere ma prima, se vi è venuta fame, potete fare una sosta nella storica gelateria latteria Da Cesare in corso Garibaldi 15. Il locale è un’istituzione della città, spesso c’è la coda fuori soprattutto quando è stagione di gelato (che vi servono, se volete, con aggiunta di zabaione).

È ora il momento di attraversare Strada Nuova, la via più famosa della città che di nuovo ha solo il nome: un tempo era il cardo della città romana e attraversa tutta Pavia da Ponte Coperto al castello lungo 1195 metri in cui si fa lo struscio cittadino.

Risalendo la strada, ad un certo punto sulla destra si entra in una elegante galleria dominata dalla Cupola Arnaboldi, un’imponente cupola in ferro e vetro, alta più di 32 metri sulla falsariga delle cupole che si trovano nelle più celebri gallerie di Napoli e Milano. Un bel colpo d’occhio comunque.Cupola Arnaboldi, Pavia

Università

Continuando sempre su Strada Nuova ad un certo punto si incontra la celebre università di Pavia, una delle più antiche del mondo, in cui hanno transitato – come allievi o come docenti – personaggi del calibro di Alessandro Volta, Carlo Rubbia, Vincenzo Monti, Carlo Cattaneo, Ugo Foscolo e Carlo Goldoni.

La struttura è molto grande e composta da numerosi cortili su cui si affacciano le varie stanze. Un labirinto nel quale è facile (ma anche piacevole) perdersi.

Attraversando l’università si arriva nella piazza in cui si possono ammirare tre delle cinque torri medievali rimaste in piedi della città (molte sono state ribassate e inglobate negli edifici adiacenti). Nell’affresco che abbiamo visto in San Teodoro se ne contano 36 di torri, inclusi i campanili, anche se pare che in città ce ne fossero ben di più. La loro funzione era di mera rappresentanza, frutto di una sorta di gara tra le famiglie potenti a chi ce l’avesse più lunga.Le torri di Pavia

Il tour di un giorno per Pavia finisce qui, di cose ne abbiamo viste abbastanza (ve l’avevo detto che bisognava dedicare una giornata intera solo per la città e fare la Certosa un’altra volta!).

Non resta che tornare in Strada Nuova per fare un salto alla Pasticceria Vigoni e comprare una torta paradiso, che proprio qui è stata inventata, e tornare a casa 🙂

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NB se non trovate coerenza tra quanto scritto nel post e i commenti è perché questo post è stato scritto nell’aprile del 2018 per poi essere successivamente aggiornato e ripubblicato più volte.

 
93 commenti su “Cosa vedere a Pavia in un giorno: un itinerario a piedi per la città”
  1. Ottimi suggerimenti!!!
    Riesci a guidare bene sia rispetto ai monumenti da vedere sia rispetto ai tempi a disposizione!
    Grazie!

    • Ciao Silvia, abbiamo visitato pavia seguendo una parte del percorso suggerito (era troppo freddo per farlo tutto) e torneremo per il resto. Ti volevo ringraziare perché lo abbiamo trovato molto ben studiato e ci ha aiutato molto.

  2. Grazie! Io andrò il 12 aprile ed ho trovato interessante ed utilissimo il tuo itinerario. Abbiamo scelto Pavia perché per andare a Milano ci sembra comoda e soprattutto più economica! Ti farò sapere.. Letizia

  3. Grazie Silvia,ho trovato molto interessante i tuoi consigli ,ci andrò il 5 aprile per una giornata!!seguirò il tuo consiglio e tornerò un’altra volta per la Certosa.Ti farò sapere .

    • Ciao Vincenza,
      mi fa piacere che l’articolo ti sia stato utile!
      Sì, secondo me vale la pena dedicare una giornata intera alla città, altrimenti si rischia di fare tutto di fretta.
      Tra l’altro alle scuderie del Castello Visconteo, fino al 5 maggio, trovi la mostra fotografica “Vivian Maier. Street Photographer”!
      Ci tengo a sapere com’è andata, fammelo poi sapere qui o sui canali social.
      Buona giornata
      Silvia

  4. Vorrei visitare Pavia con la mia famiglia, e ho trovato il tuo articolo molto utile per pianificare il viaggio! Seguirò sicuramente i tuoi suggerimenti…anche quelli gastronimici 😉 grazie

    • Ciao Daniela,
      mi fa molto piacere sapere che ti sono stata d’aiuto! Poi fammi sapere com’è andata e se ti è piaciuta la città.
      Buona serata
      Silvia

      PS occhio che l’Osteria alle Carceri nel weekend è aperta solo di sabato sera.

  5. Sto trovando il tuo articolo molto interessante sarò a Pavia domenica e lunedì, e sicuramente prenderò spunto dal tuo itinerario

    • Ciao Paola,
      mi fa molto piacere sapere che il mio articolo si è rivelato utile!
      Se stai due giorni hai anche il tempo di visitare la Certosa!
      Fammi sapere com’è andata.
      Buona visita,
      Silvia

  6. Ho trovato l’itinerario di Silvia ben fatto: lo utilizzerò per portare a Pavia i miei pronipoti. Ringrazio di cuore.

  7. Grazie mille per i suggerimenti!! Dopo aver dedicato la mattina alla Certosa (bellissima!) abbiamo seguito le tue indicazioni per visitare la città che ha delle chiese stupende. Domenica veramente interessante

  8. Ho letto con molto interesse il tour che farò sicuramente il 9 maggio quando andrò a visitare Pavia. Poi ti scriverò come mi sono trovato con i tuoi consigli.

  9. Ho letto il tuo articolo ed è stato molto utile, volevo chiedeti se potevi dirmi se a Pavia ci zone ZTL e dove poter parcheggiare comodamente vicino il centro. Grazie 1000 Francesca

  10. Grazie, suggerimenti utili, aggiornati e precisi.
    Posso suggerire una cartina dove poter tracciare il percorso proposto.

    • Grazie Emanuela! 🙂
      Hai ragione, ci ho pensato ad aggiungere una mappa (in molti itinerari che ho realizzato l’ho messa), ma non ho ancora fatto in tempo!
      Poiché Pavia è piccolina ho confidato nella semplicità di riuscire a fare l’itinerario anche senza una cartina, ma non appena riesco la aggiungo!
      Buona serata
      Silvia

  11. Non sono ancora andataba Pavia, ma la tua guida mi ha fatto proprio venir voglia di conoscerla! Ci andremo domani..
    Grazie!

      • Pavia ci ha piacevolmente sorpreso!
        Complici la giornata soleggiata e la temperatura gradevole. Abbiamo seguito l’itinerario che ci hai consigliato e che ci ha consentito di sfruttare al meglio il tempo a disposizione. Le chicche della visita: l’Arca di Sant’Agostino e la passeggiata lungo la via Milazzo a Borgo Ticino.
        I tuoi commenti e le tue indicazioni sono in linea con ill nostro modo di intendere il viaggio!
        Prossima gita fuori porta..Piacenza!

  12. Ciao grazie ottima guida andrò con il mio ragazzo Domenica se qualcuno è già in giro possiamo seguire la tua guida. Molto interessante. Grazie e ti dirò a fine gita….

  13. Ciao Silvia. Come sempre i tuoi articoli sono molto interessanti,esaustivi e scritti in tono simpatico .Ti ho seguito a Vigevano ed ora ti seguirò anche a Pavia . Non vedo l’ ora ! Ciao. Alla prossima città

      • …ed ecco fatto. Pavia:un’altra bellissima città scoperta grazie ai tuoi itinerari. Tra l’altro abbiamo trovato una giornata ideale per effettuare il tour. La Chiesa di S. Teodoro,San Michele,Castello Visconteo , lungofiume Ticino con la casa della Linguacciona ecc….tutte bellissime sorprese che meritano di essere visitate. Ciao Silvia. A presto con la prossima citta’

  14. Ciao Silvia, l’articolo che hai scritto è molto interessante e ben fatto. Seguirò le tue indicazioni per organizzare la mia gita. Grazie !! Manu

  15. Ciao Silvia sarò a Pavia l’Ultimo weekend di giugno. Ho letto con piacere il tuo itinerario, tanto piacevole che mi pareva di essere li a passeggio per strade e monumenti. Non vedo l’ora di esserci davvero e vedere con i miei occhi tutte le cose belle che hai descritto.
    Grazie, ciao.
    Ale.

    • Ma grazie Alessandra, mi hai fatto un bellissimo complimento!
      Farà caldissimo a Pavia a fine mese, ti suggerisco un gelato da Cesare per rinfrescarti!
      Buona serata
      Silvia

  16. Ciao, Proprio ieri abbiamo seguito quasi alla lettera il tuo itinerario su Pavia. Io e mia moglie ti facciamo i complimenti.
    Like sulla pagina e link aggiunto d’obbligo nei Preferiti.
    A presto!

    • Ma grazie Giuseppe: le tue parole, nel giorno del mio compleanno, sono un bellissimo regalo! 🙂
      Sui social non sono molto attiva in questo periodo, ma grazie infinite per il like!
      Buona domenica
      Silvia

  17. Ciao, io sono originaria della provincia di Pavia ed ormai ravennate d’adozione. Ma oggi porterò mia figlia a vedere i miei natali! L’itinerario è completo, quanti giri in strada nuova con il sottofondo dei mitici 883… Posso aggiungere un paio di cose? Il teatro Fraschini in fondo a strada nuova verso il castello: meriterebbe davvero di andare a vedere uno spettacolo perché non ha nulla da invidiare alla più famosa Scala milanese. Poi un paio di cose fra i cortili universitari: cercare in quale c’è la statua di Volta, la targa del Foscolo che indica l’aula in cui insegnava e sopratutto lo scalone monumentale che ci finisci per caso e toglie il fiato!

    • Ciao Manuela,
      grazie mille per il tuo contributo! 🙂
      Mamma mia, mi hai fatto tornare in mente la mia adolescenza con il sottofondo degli 883! Comunque hai ragione, l’Università di pavia è davvero speciale.
      Dato che sei originaria della provincia pavese… se hai qualche suggerimento fuori città fammi sapere: torno sempre volentieri da quelle parti!
      Buon pomeriggio
      Silvia

  18. La mia terra è l’Oltrepò Pavese, terra di colline coltivate a vite, di barbera, di brasato di manzo… Con tradizioni che si accavallano fra 3 regioni. Ora inizia la vendemmia e, per quanto bello, c’è molto traffico di trattori. Io adoro l’autunno quando le foglie delle viti assumono mille tonalità.

  19. Grazie della guida. Ieri ho fatto una prima parte. Oggi faccio il resto. Sei molto brava e scrivi bene. Bacio (sulla guancia).

  20. Sto preparando un piccolo viaggio alla Certosa, Pavia e Monza in camper. Il tuo itinerario mi ha aiutato molto perchè pensiamo di arrivare a Pavia in treno dalla Certosa. Direi che dedicheremo alla città un giorno e mezzo, li merita. Lascerei il camper all’area di sosta della Certosa perchè da diari di camperisti sono emerse difficoltà di parcheggi per i camper. Hai fatto la sterssa cosa anche per Monza? Ti dirò poi come è andata. Grazie di tutto

  21. Grazie molte per le informazioni! Cercherò di seguire il tuo itinerario. E’ la prima volta che vengo a Pavia.

  22. Ciao
    Vorremmo andare a Pavia a metà Ottobre. L’itinerario mi sembra ok. Una domanda. I punti di interesse che hai suggerito sono indicati da cartelli stradali? O è meglio usare le mappe dello smartphone?
    Grazie mille
    Nicola

    • Buongiorno Nicola,
      alcuni punti di interesse indicati nell’itinerario sono indicati da cartelli. Uno smartphone fa sempre comodo per capire la direzione in cui andare, ma il centro di Paveia e piccolino… difficilmente ci si perde!
      Grazie e buona visita!
      Silvia

  23. Ciao Silvia, una mini guida utilissima per ottimizzare i tempi! Ci vado domani.
    Ho letto con estremo piacere, scrivi anche molto bene !
    Dove ci porti la prossima volta ?!

  24. Grazie per la messe di utili informazioni.
    Da ex abitante della provincia di Pavia ho ricordato l’amore per questa città.

  25. Grazie Silvia, ho visitato la Certosa, non sapevo fosse un tale gioiello del rinascimento lombardo.
    Visiterò Pavia un’altro giorno. Pavia l’ho ‘consumata’ per lavoro o andando da amici, voglio vederla da turista.
    Ciao e grazie dei consigli

  26. Ciao Silvia.
    Complimenti, presentazione molto interessante, dettagliata e scritta in modo semplice, simpatico e – soprattutto – accattivante.
    Andrò prossimamente a Pavia e non vedo l’ora di utilizzare la tua “guida”. Seguirò il tuo consiglio di dedicare un’altra gita alla visita della Certosa, avendo a disposizione un unico giorno! Prima la città.
    Grazie e ciao.

    • Ciao Enrico,
      ma grazie! 🙂
      Pavia è una città che mi ha sorpreso, son contenta di essere riuscita a trasmettere tutto il mio entusiasmo.
      Ti auguro quindi una buona visita e, se ti va, torna a farmi sapere com’è andata.
      Buon pomeriggio,
      Silvia

      • Ciao Silvia,
        ieri sono stato a Pavia e la tua “guida” si è rivelata molto utile. Sono riuscito a vedere tutto quanto tu hai consigliato, con calma e senza stress. Giornata fantastica, bel tempo, non troppo caldo, NIENTE zanzare e non troppa gente in giro (pericolo covid). Hai ragione, è una città a misura d’uomo e bella da visitare. Tra l’altro molto ben organizzata; ci sono diversi cartelli indicanti dove ci si trova e le principali attrazioni da vedere. Non servono navigatori, Smartphone, o mappe.
        Grazie ancora e continua pure a consigliarci con le tue visite.
        I miei migliori saluti,
        Enrico

  27. Devo andare a Pavia e seguiro’ le tue indicazioni che leggendole già mi pare di esser li. Complimenti !!!!

    • Ma grazie Ester, non puoi capire quanto mi fa piacere il tuo commento! 🙂

      Buona visita di Pavia, fammi poi sapere le tue impressioni!

      Buona giornata e buon fine settimana,
      Silvia

  28. Indicazioni utili, per una giornata piacevole per chi, come noi, avevano bisogno di notizie chiare, sintetiche e concrete.

  29. ho visitato Pavia, seguendo passo passo la tua guida, ti ringrazio, mi hai fatto risparmiare molto tempo, che ho potuto dedicare alla scoperta di vicoletti nascosti….grazie
    P.S. La Certosa e’ splendida, non si puo’ dire di avere visitato Pavia, senza averla vista

    • Ciao Delia,
      grazie mille per il tuo bellissimo commento. Felice di sapere che la mia guida ti sia stata utile! 🙂

      Sì concordo che la Certosa vada vista, però non l’ho inserita nell’itinerario perché secondo me, una giornata da dedicare alla sola città di Pavia deve essere impiegata.

      Grazie e buon pomeriggio,
      Silvia

  30. La prossima volta che andrò a Pavia lo seguirò per filo e per segno.
    Grazie, decisamente utile e ben fatto.

    • Ciao Patrizia,
      ma grazie mille! 🙂
      Se ti va, dopo la tua prossima visita di Pavia, torna qui sul blog a farmi sapere le tue impressioni.

      Ti auguro una buona giornata,
      Silvia

  31. Grazie per l’itinerario proposto che abbiamo seguito, mia figlia ed io, passo passo oggi approfittando di una bellissima giornata di sole. Ho scoperto Pavia ed i suoi vicoletti, le bellissime chiese e sono sincera non pensavo fosse così bella. Ci tornerò sicuramente.

    • Ciao Denis,
      grazie per il tuo commento. 🙂
      In tutta onestà mi trovi un po’ impreparata sul dormire… io abito a Milano e a Pavia ci vado con un breve viaggio in treno (o uno leggermente più lungo in bici) e torno sempre a casa per dormire. Quindi non ho nessun posto in città da suggerirti. Pensavi di fare solo la città o anche qualche giro nei dintorni? Se mi fornisci il tuo itinerario di massima, provo a darti qualche spunto sulla zona in cui cercare alloggio. 🙂

      Buon weekend a Pavia e buon pomeriggio,
      Silvia

  32. Ottima guida, molto ben fatta. Per il cibo suggerisco Verdesalvia, a lato della chiesa di S. Michele.

  33. Bellissima spiegazione, mi ghai fatto venir voglia di andare. Una di queste domeniche farò un giro. Grazie

    • Grazie a te per il commento, Riccarda! 🙂

      Pavia è una città che merita di essere visitata e son molto contenta di averti fatto venire voglia di scoprirla. Fammi poi sapere come l’hai trovata, se ti va.

      Buona serata e buon giro a Pavia,
      Silvia

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