Niš (cirillico: Ниш) è la terza città della Serbia e, tutto sommato, una località che non ha grande appeal turistico. Quindi, perché sto scrivendo un articolo su cosa vedere a Niš e, soprattutto, perché ci sono stata (specifico: da turista, non in transito)?
Belle domande entrambe e, nelle righe che seguono, spero di riuscire a rispondere in maniera più o meno sensata. 🙂
- Perché visitare Niš?
- Principali attrazioni di Niš
- Dove mangiare a Niš
- Come arrivare a Niš dall’Italia
- Come spostarsi a Niš
Perché visitare Niš?
La risposta breve è: per visitare un posto autentico e non violentato dal turismo (né dal troppo turismo).
Non escludo che su Instagram e TikTok ci siano contenuti tipo “Le 4 esperienze da non perdere a Niš”, “Luoghi nascosti di Niš che nessuno conosce” et similia, come ci sono per qualsiasi località sulla faccia della terra, anche se anonima. Ma evidentemente non sono ancora così potenti e/o diffusi da minare l’equilibrio della città serba. Quindi godiamoci Niš “in purezza”… finché si può.
Relativamente alla mia esperienza personale (salvo che ve ne freghi qualcosa), ho voluto visitare Niš per i seguenti motivi:
#1 Da quando vivo a Malta, ho spesso la necessità di evadere nel weekend e laddove Ryanair mi porta (ad un prezzo abbordabile), io vado. O torno.
#2 Una ventina di anni fa (!) ho fatto un folle viaggio nei Balcani in inverno col mio migliore amico, e mi erano rimasti l’equivalente di 20€ in valuta serba. Da allora, cercavo invano una scusa per spenderli. Col terrore che non fossero più validi.
#3 Anche se non amo particolarmente la carne, avevo il ricordo di averne mangiata di buonissima in Serbia, e ne cercavo conferma.
Principali attrazioni di Niš
Come dicevo, Niš non è la città più appealing del mondo, ma offre abbastanza attrattive – alcune piuttosto curiose – da riempire una giornata e, volendo, anche un weekend. Al netto del suo fascino balcanico e autentico di cui ho già accennato. Non mi dilungo troppo in spiegazioni, ma vi faccio un elenco dei must di Niš.
- Il Mercato (Green market) di Niš è un buon punto di partenza per cominciare a farsi un’idea della città ed eventualmente azzardare anche qualche acquisto (servono ovviamente contanti e, se non ne avete, c’è un piccolo ufficio in cui poter cambiare). Non è un luogo immenso ma, come tutti i mercati, piuttosto frequentato e vivace. Di fronte ci sono diversi panifici, bar e negozi di abbigliamento di seconda mano. Il mercato è aperto tutti i giorni, quindi non temete di perdervelo se ci capitate di domenica (stesso discorso vale per buona parte dei negozi di fronte, fatta eccezione per quelli di vestiti usati).
- Praticamente di fianco al mercato, si trova la Fortezza di Niš. La Stambol-Kapija (porta di Istanbul) è la maestosa porta di accesso a questo luogo, ma se arrivate dal mercato probabilmente entrerete dall’ingresso laterale.
Si tratta di uno degli esempi più belli di architettura medievale turca in Serbia ed è in ottimo stato di conservazione. Al suo interno ci sono diversi edifici e cose da vedere (una moschea, il lapidario, ecc.), nonché alcuni locali in cui sedersi a bere o mangiare qualcosa. - Il monumento più noto della città è senza dubbio la macabra Torre dei Teschi (Cele Kula), tristemente famosa perché nella sua costruzione furono incorporati 950 teschi umani, disposti su 14 file (oggi ne rimangono molti di meno). La torre fu fatta erigere dagli Ottomani nel 1809, dopo la Battaglia di Čegar, con lo scopo dissuadere i Serbi da future ribellioni contro l’Impero Ottomano. I teschi, infatti, appartenevano a ribelli serbi caduti in battaglia.
- Un luogo da visitare sicuramente a Niš è il Campo di concentramento di Crveni Krst, che prende il nome dalla vicina stazione ferroviaria. Fu uno dei luoghi di detenzione nazisti più significativi in Serbia durante la Seconda Guerra Mondiale, operativo da settembre 1941 al 1944 e gestito dalla Gestapo. Funzionava in gran parte come campo di transito: da qui molti prigionieri venivano trasferiti poi in altri campi nazisti o portati sul vicino colle di Bubanj e fucilati.
Il campo fu teatro della prima evasione di massa organizzata da un campo di concentramento nazista nell’Europa occupata, la Fuga del 12 Febbraio 1942: un gruppo di prigionieri disarmati attaccò le guardie e in 105 riuscirono a fuggire. Altri 42, invece, morirono lungo la strada e 11 guardie tedesche furono uccise. - Il Parco Bubanj, situato sulla collina a sud-ovest della città, è un complesso realizzato per commemorare la fucilazione e l’esecuzione di parecchi cittadini di Niš durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tre obelischi di cemento simboleggiano altrettante mani alzate con i pugni chiusi – di uomini, donne e bambini – che sfidano il nemico. Per ricordare che qui intere famiglie persero la vita. - Il Museo Archeologico di Niš, parte del Narodni muzej Niš fondato nel 1933, custodisce oltre 40.000 reperti che raccontano la storia della regione dalla preistoria al medioevo, tra cui mosaici romani provenienti dal vicino sito imperiale di Mediana. È uno dei centri culturali più importanti della Serbia meridionale.
- Segnalo inoltre un’altra attività simpatica da fare, a una decina di chilometri fuori dal centro: una visita alla Cantina Malča (Podrum Malča) con tanto di degustazione vino. Qui si producono vini rossi, bianchi e rosati utilizzando uve dei vitigni autoctoni come prokupac e tamjanika e parte della vinificazione avviene in anfore di terracotta.
Se volete concentrare tutto in un itinerario di un giorno, sappiate che è impossibile: bisogna per forza fare delle scelte.
Vi lascio però uno spunto, raccontandovi cosa ho fatto io — saltando, ovviamente, qualcosa che mi tengo per la prossima volta (perché sì, spero ci sia una prossima volta).
Ho iniziato la giornata con un giro al mercato, poi ho preso un bus per raggiungere la Torre dei Teschi. Dopo una passeggiata veloce in centro, in cui non ho mancato di passare per Tinkers Alley, ho visitato il Campo di Concentramento (facilmente raggiungibile in bus). Poi due passi dentro la fortezza e un taxi diretto alla cantina Malča, dove mi aspettava una visita guidata con degustazione e uno pseudo pranzo tardivo (in Serbia le cucine non chiudono mai davvero). Rientrata in città, mi sono concessa un ultimo giro tra i negozi ancora aperti fino a tardi, prima di chiudere la giornata con un’ottima cena in una storica kafana.
Dove mangiare a Niš
Come immaginabile, non ho provato tutti i ristoranti di Niš, quindi mi limito a parlarvi di quelli in cui son stata. Se poi qualcuno vuole aggiungere qualcosa nei commenti è più che benvenuto.
- Kafana Galija – storica kafana in pieno centro, in cui mangiare ottime grigliate di carne e vivere un’esperienza autentica serba, mescolandosi con la gente del posto che chiacchiera, canta, si alza, batte le mani per accompagnare gli immancabili musicisti.
- Nišlijska Mehana – altra kafana autentica nel cuore di Niš. È un locale talmente storico che ha pure una pagina su Wikipedia! Anche qui il roštilj (griglia), fa la parte del leone, ma c’è anche la possibilità di provare piatti “quasi dimenticati” della tradizione serba e un’ampia selezione di insalate.
In generale, ho mangiato tanto e bene in entrambi i posti e sì, ho avuto riconferma che la carne da ‘ste parti è davvero molto buona.
E, inutile dirlo, i prezzi sono molto più bassi che da noi (con 40€ o poco più si mangia e beve in due).
Una nota folkloristica che vale la pena evidenziare è che nelle kafana (osterie), oltre a mangiare epiche grigliate di carne buonissima, è pressoché scontato trovare dei musicisti durante l’orario della cena. Mentre loro passano tra i tavoli, spesso assecondando i desideri musicali dei commensali, si canta tutti insieme a squarciagola l’apprezzatissima starogradoska muzika (musica tradizionale serba). Insomma, non si tratta solo di riempirsi lo stomaco qui, ma di una vera e propria esperienza balcanica.
Unica nota dolente è che in Serbia si fuma ancora all’interno dei locali, cosa a cui noi non siamo più abituati (per fortuna) e che può risultare molto fastidiosa.
Sempre in tema cibarie, vi suggerisco di fare colazione – una colazione balcanica, si intende – con un buon burek appena sfornato e yogurt in uno dei panifici che si affacciano sul mercato.
E, per fare un’altra esperienza molto serba, passate a fare scorta di Bananica nel negozio monomarca nel corso principale (Obrenovićeva). Se non avete idea di cosa sto parlando, colmate subito la lacuna leggendo qui.

Come arrivare a Niš dall’Italia
Dall’Italia, nel momento in cui scrivo, ci sono voli diretti con Air Serbia solo da Roma e Milano.
Ovviamente, nulla vieta arrivarci in macchina, bus o treno, nel contesto di un viaggio di più giorni nei Balcani. Ma, dato che le opzioni possono essere molteplici, non ha molto senso riportarle qui.

Come spostarsi a Niš
Il centro città è piccolino e si visita a piedi senza problemi. Ci sono alcune attrazioni che rimangono un po’ fuori (tipo la Torre dei Teschi o il Park Bubanj) e conviene quindi prendere l’autobus che, da luglio 2025 è pure un servizio gratuito per tutti, incluso il 34 da/per l’aeroporto.
Come è immaginabile, i taxi non sono particolarmente costosi, quindi sono un’altra opzione da prendere in considerazione se ci si deve recare fuori città (ad esempio, se volete anche voi visitare la cantina di cui ho parlato).
Io concludo qui e vi lascio il link al sito di Visit Niš in cui trovate un sacco di informazioni utili per visitare e vivere la città ed esplorare i suoi dintorni..
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