Falsi miti sul Myanmar (Birmania). E mezze verità

 

Falsi miti sulla Birmania (Myanmar)
Checché se ne dica della Birmania, prendete sempre tutto con le pinze perché le cose stanno cambiando e anche molto in fretta. Non è più la Birmania che vi hanno raccontato amici e parenti che l’hanno visitata qualche anno fa. È un paese in cui sta arrivando tanto turismo, ma in cui tutto non è (ancora?) così semplice come nella vicina Thailandia. Ammetto che ci sono cascata pure io. Mi aspettavo un paese per alcuni aspetti molto diverso, ma ne sono rimasta piacevolmente affascinata. Quindi, cosa c’è di vero e cosa no nelle affermazioni di chi ha visitato il Myanmar prima di noi?

La Birmania è cara – VERO
Prima di alimentare facili polemiche, mettiamo in chiaro il concetto di cara: nulla a che vedere con i prezzi made in Italy, tuttavia rispetto al resto del Sud-Est Asiatico sono più alti.
Scordatevi i prezzi della Thailandia, quindi, soprattutto per quanto riguarda il dormire. In quest’ambito bisogna lavorare ancora un bel po’ sul rapporto qualità/prezzo.

In Birmania non ci sono bancomat – FALSO
Ora come ora nelle località più turistiche stanno spuntando come funghi. Non serve più, quindi, portarsi la mazzetta di soldi alta 5 cm per sopravvivere.

Bisogna portarsi dollari nuovi di zecca – (parzialmente) FALSO
C’è ancora chi controlla scrupolosamente tutte le banconote, una ad una, per verificarne l’anno di emissione e se ci sono o no dei segni, ma in linea di massima non è nulla di particolarmente maniacale. E la bella notizia è che si possono cambiare anche gli euro. Non ovunque, ma in molti posti.

In Birmania ci sono solo bottiglie d’acqua da un litro – FALSO
È arrivato anche il formato da mezzo litro ed è pure piuttosto diffuso. Più difficile invece trovare quelle da 1 litro e mezzo. Ora che ci penso, non credo di averne viste in giro.

In Birmania non c’è la Coca Cola – FALSO
È corretto dire che non veniva importata fino a qualche anno fa, ma adesso è finito l’embargo. Non sono una che abitualmente beve bibite gassate, ma con tutto l’aglio che solitamente viene messo nei piatti birmani, la Coca Cola mi ha salvato la vita in più di un’occasione.

Gli orari di arrivo dei pullman notturni sono impossibili – VERO
Purtroppo questo è vero. I pullman, che sono di gran lunga il mezzo di trasporto più utilizzato dai viaggiatori, partono a orari civili ma arrivano nelle località alle 4 o alle 5 del mattino (a volte anche alle 3 e qualcosa). Il tutto è reso poi più difficile dal fatto che molte stazioni degli autobus sono fuori dal centro. Si sopravvive anche a questo, per carità, ma mettete in conto che, per non trovarsi senza un posto in cui andare (soprattutto in alta stagione) è sempre meglio prenotare un albergo la sera prima in cui farsi poi recapitare a mo’ di bagaglio da un tassista una volta arrivati a destinazione in piena notte.

I treni traballano da morire – VERO
Dire che traballano è un complimento: a volte si fanno dei salti anche di 5 centimetri :-/
Magari evitate i treni notturni, se volete tentare di chiudere gli occhi.

La vita notturna non è granché – VERO
In Birmania il concetto di night life non è praticamente conosciuto. Non è un’impresa molto semplice trovare un locale che tenga aperto fino a tardi o che suoni musica da ballare, anche nelle località più turistiche. Dopotutto in Birmania ci si alza presto la mattina quindi, massimo alle 22 tutti a nanna 🙂

 

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