Il museo dell’Orologio da torre “G. B. Bergallo” a Tovo San Giacomo (Savona)

 

Museo dell'Orologio da Torre G.B. BergalloDietro le quinte di un orologio da torre c’è un mondo. Un mondo tanto complicato quanto meraviglioso. Una serie di ingranaggi che si combinano tra loro per restituire lo scandire dei minuti e delle ore. Perché se sembra una cosa banale, non lo è nemmeno un po’.

Probabilmente al giorno d’oggi il parroco regola il funzionamento dell’orologio del campanile della chiesa tramite un’app scaricata sullo smartphone, o più presumibilmente lo fa fare alla perpetua. Un tempo però non era così e al Museo Bergallo di Bardino Nuovo, una frazione di Tovo San Giacomo (Savona), si racconta come funzionava quando la tecnologia non aveva ancora monopolizzato tutte le nostre azioni.

La famiglia Bergallo è stata attiva per oltre un secolo, dal 1861 al 1980, realizzando innumerevoli orologi istallati principalmente nelle chiese di Liguria, Piemonte, Val d’Aosta e Valtellina. Alcuni di questi orologi griffati sono ancora visibili sui campanili di qualche chiesa -uno tra tutti, quello della chiesa di San Sebastiano a Bardino Nuovo, non appena usciti dal museo-, ma la maggior parte sono stati rimpiazzati da orologi più moderni e facili da gestire. Non poteva essere altrimenti, ma il fascino del meccanismo dell’orologio da torre rimane.

Nel 1980 l’ultimo orologiaio, il signor Giovanni, ha appeso l’orologio al chiodo (questa volta in maniera figurata) ma non avendo eredi, l’attività di famiglia si concluse. Nonostante tutto, Giovanni non volle far cadere nel dimenticatoio questo pezzo di artigianalità italiana: donò quindi al comune di Tovo San Giacomo tutta la sua preziosissima collezione di orologi da torre e pezzi di ricambio e nacque così l’idea di mettere su un museo per raccontare a generazioni più tecnologiche come veniva scandito il tempo in un passato nemmeno troppo lontano.
Il museo è stato inaugurato nel 1997, un anno dopo la morte di Giovanni Bergallo, che non ha potuto vederlo di persona né tagliare il nastro in sede di inaugurazione.

Il museo, disposto su due piani, è piuttosto piccolo ma assolutamente completo: espone 50 orologi da torre realizzati dai Bergallo, macchinari e strumenti da lavoro (al piano inferiore è visibile una parte dell’originale luogo di produzione degli orologi) nonché orologi e pezzi di ricambio come lancette e quadranti provenienti dalla nutrita collezione dei Bergallo. Tutto il materiale esposto è autentico.
A completare il racconto dell’attività di un’ordinaria famiglia di orologiai, sono visibili nelle sale del museo anche appunti di lavoro, preventivi, conti e altri documenti.

Informazioni pratiche

Giorni e orari di apertura
Purtroppo gli orari di apertura del museo Bergallo non sono generosissimi, soprattutto in inverno:

  • da ottobre a maggio: venerdì, sabato, domenica dalle 15 alle 18;
  • giugno, luglio e agosto: venerdì, sabato e domenica dalle 17 alle 21 (quindi dopo la spiaggia tutti a fare la doccia e poi al museo!);
  • settembre: venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle  20.

I gruppi e le scuole possono far richiesta di un’apertura straordinaria del museo e della realizzazione di laboratori didattici.
Per maggiori informazioni chiamare il numero 019648545 oppure mandare una mail all’indirizzo [email protected].

Prezzi dei biglietti
Il costo del biglietto intero è di 5 € e comprende un’interessante visita guidata da parte del personale del museo, senza la quale ci si limiterebbe a vedere ingranaggi che girano e a sentire il tempo che scorre (perché non l’ho detto ma è piuttosto scontato: nel museo c’è un po’ di casino quando i meccanismi degli orologi sono in funzione. Quando vengono attivati i cucù poi…). La visita dura circa 45 minuti.
Il biglietto ridotto per comitive costa 4 €, mentre soltanto 3 € per gli alunni della scuola dell’obbligo. Se poi prendete la residenza a Tovo San Giacomo non pagate proprio.

Come raggiungere il museo
Avere la macchina è la soluzione più semplice e veloce. Il museo si trova in piazza Can. Giuseppe Folco a Bardino Nuovo (entroterra di Pietra Ligure), a circa 7km dal mare. Se arrivate in autostrada l’uscita consigliata è il casello di Pietra Ligure per poi percorrere la strada provinciale N° 4 Pietra Ligure-Tovo San Giacomo-Magliolo e seguire le indicazioni per il museo.
Se non avete la macchina, invece, è un casino. A meno che per voi camminare o pedalare in salita non sia un problema. Né Tovo San Giacomo né Bardino Nuovo hanno una stazione dei treni: quella più vicino è Pietra Ligure, poi bisogna sperare che passi un autobus (e anche in estate sono piuttosto pochi) oppure rassegnarsi e farsela a piedi (Google Maps stima quasi due ore :-/). Se avete una bicicletta, chiaramente una mountain bike dato che la salita picchia, abbinata a delle gambe piuttosto buone, con 30/40 minuti da Pietra Ligure ve la dovreste cavare.

Sul web
Il museo Bergallo ha un sito ufficiale (da cui ho preso la foto di copertina) nonché una pagina Facebook e un account Twitter piuttosto attivi. Seguitelo in particolare sui social, per essere informati sulle iniziative in corso!

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