La Valletta: cosa vedere in un giorno. Un itinerario a piedi nella capitale di Malta

 

La Valletta: cosa vedere in un giornoLa Valletta, fiera capitale della Repubblica di Malta, mi ricorda tante città diverse tra loro. Allegra e disordinata come una città dell’Italia meridionale, le sue strade strette dove gli edifici dirimpettai quasi si toccano mi riportano nei caruggi della mia Genova, la sua forma allungata e circondata dal mare assomiglia tantissimo a quella di Manhattan (così come il suo tracciato regolare di lunghe vie che arrivano al mare), mentre i suoi eleganti palazzi mi fanno sognare come se fossi a Parigi.

Sì non esagero, a me La Valletta fa questo effetto (e ci capito spesso dato che mi son trasferita a Malta da un annetto). Ovviamente tutto con le dovute proporzioni e col sole sempre sullo sfondo: ricordiamoci che siamo a Malta, un piccolo arcipelago disperso nel Mar Mediterraneo più a sud di Tunisi dove il sole splende praticamente tutti i giorni dell’anno e dove le temperature non scendono mai sotto una certa soglia.

La Valletta è la piccola capitale di un piccolo paese molto particolare e ricco di storia nel quale ci si reca principalmente (ed erroneamente) per una vacanza balneare. Ma sarebbe un peccato non visitarla e dirigersi subito al mare: dedicatele almeno un giorno, ma se potete anche qualcuno di più. Nelle righe che seguono vi do qualche suggerimento su cosa vedere e fare in un itinerario a piedi per il centro: le distanze son molto brevi, non servono mezzi di trasporto, se non il traghetto per recarsi con una veloce corsa nelle dirimpettaie Tre Città.

Gallarija, i tradizionali balconi maltesi (La Valletta, Malta)Avendo soltanto un giorno a disposizione, anche se alcune cose andranno tagliate o viste un po’ di fretta – quelle che ho contrassegnato come opzionali* -, se non ci si perde troppo in chiacchiere si riesce a vedere una buona fetta di città e a godere dell’atmosfera vivace e rilassata che regala, complice anche la pressoché perenne presenza del sole (in tutto l’arcipelago, i giorni di pioggia intensa all’anno si contano sul palmo di una mano) che mette di buon umore. Allora, siete pronti? Cominciamo! A questo link trovate la mappa con i punti toccati dall’itinerario che vi propongo, per permettervi di aver idea della distanza (o, meglio, della vicinanza) tra le attrazioni.
La sveglia di buon’ora è d’obbligo. Perché ci sono un sacco di cose da fare e un giorno è poco, ma anche perché le ore di sole sono limitate (siamo abbastanza a sud se non ve ne siete resi conto!) soprattutto durante la bassa stagione, che è poi il periodo migliore per visitare la città, e le attrazioni più importanti chiudono relativamente presto.

Il nuovo volto de La Valletta

Arrivando in città in autobus, proprio oltre il capolinea vedrete subito davanti a voi la monumentale Fontana del Tritone, oltre la quale si trova il centro di La Valletta, circondato da mura e lambito dal mare. Entriamo trionfalmente dalla porta principale, la City Gate rimessa da poco a posto da Renzo Piano, l’architetto genovese di fama mondiale, che ha restituito alla porta le imponenti dimensioni originali, ossia quelle del 1633 (e non il rifacimento degli anni ’60). La nuova porta è massiccia ed elegante, assolutamente in linea con quello che ci si appresta a vedere non appena varcata la sua soglia. Nello slargo di fronte si trova la Parliament House e poco più avanti la Royal Opera House. Entrambi gli edifici son stati progettati da Renzo Piano e che, insieme alla City Gate, hanno suscitato pareri contrastanti… come si poteva facilmente immaginare (personalmente trovo tutto questo insieme moderno in armonia col resto della città). La Parliament House, ossia il Palazzo del Parlamento, consiste in due enormi cubi di pietra che sembrano sospesi in aria, essendo sostenuti da pilastri a mo’ di palafitte. Oltre ad essere molto d’impatto (difficilmente passa inosservato) l’edificio è stato costruito tenendo a mente il risparmio energetico. Una struttura bella e ottimizzata, quindi. Poco oltre si trova la Royal Opera House, il nuovo Teatro dell’Opera all’aperto costruito laddove sorgeva il vecchio teatro distrutto da un raid aereo tedesco nel 1942.

Museo Nazionale di Archeologia – opzionale*

"Donna grassa" presso il Museo Nazionale di Archeologia, La Valletta (Malta)Bene, ci siamo così scontrati col nuovo, splendente, volto di La Valletta. Adesso siamo pronti per un’immersione nel suo nucleo più antico e affascinante. Prendete Triq ir-Repubblika, la via principale della città, che corre dritta fino alla punta di questa lingua di terra che è La Valletta. Dopo non molto sulla destra vedrete il Museo Nazionale di Archeologia (National Museum of Archeology), che custodisce, tra le altre cose, un’interessante collezione di donne grasse, ossia le statuette dalle forme morbide trovate nei templi megalitici dell’arcipelago. Se avete intenzione di fare un giro culturale per le isole o se lo avete appena fatto, il museo vi fornisce un grande valore aggiunto (leggi: da non perdere). Ci vuole indicativamente un’ora per visitare il museo che, tra l’altro, ha gli orari più generosi tra le attrazioni della città: è aperto tutti i giorni tranne il martedì e qualche festa comandata e fa orario continuato dalle 9 alle 18 (tranne nei mesi invernali che chiude alle 17). Un’opzione può essere quella di non visitarlo subito, ma di farlo a fine itinerario, sfruttando quindi al meglio tutte le ore di luce per chiudersi nel museo solo quando comincia a calare il sole. Il biglietto di ingresso costa 5€.
Ho indicato questa attrazione come opzionale perché, in caso di mancanza di tempo, a malincuore, si può tagliare.
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Concattedrale di San Giovanni

Concattedrale di San Giovanni, La Valletta (Malta)Un’attrazione che invece non bisogna saltare per nessuna ragione al mondo è la St. John’s Co-Cathedral (Concattedrale di San Giovanni), la chiesa più sorprendente di Malta. Non importa se fuori splende un bel sole o se il biglietto di ingresso costa un po’ (15€ comprensivo di audioguida, c’è pure in italiano): non trovate scuse ed entrate. E cercate di farlo, tenendovi un’ora abbondante per la visita completa della chiesa, quindi evitate di entrare a ridosso della chiusura (è aprta tutti i giorni dalle 9 alle 16:45). La chiesa da fuori non vi dirà proprio nulla, probabilmente non la noterete nemmeno, ma una volta entrati rimarrete di stucco per tutto questo trionfo barocco esasperato all’ennesima potenza: non c’è un centimetro della chiesa che non sia decorato sfarzosamente, dalla cupola alle cappelle. I Cavalieri di San Giovanni si sono proprio impegnati un sacco per far abbellire il loro luogo di culto in una maniera indimenticabile. La volta è completamente affrescata con scene della vita di San Giovanni Battista ad opera di Mattia Preti, mentre le numerose cappelle son decorante in abbondanza da vari artisti e maestranze. Innegabile il fatto che il pezzo forte della chiesa siano le due tele di Caravaggio gelosamente custodite nella Sagrestia: San Girolamo scrivente e soprattutto la Decollazione di san Giovanni Battista, l’unica opera autografa del pittore bergamasco, che definirei commovente da quanto è bella (d’altronde come sapeva usare la luce Caravaggio, lo facevano in pochi).
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Se dopo la visita alla Concattedrale vi è venuto un languorino, potete fare una breve sosta al vicino Caffé Cordina, sempre in Triq ir-Repubblika (non ci siamo ancora spostati da questa via, ve l’avevo detto che le vie di La Valletta son lunghe!). Per quanto turistico è pur sempre un’istituzione: son deliziosi i suoi tavolini all’aperto nelle belle giornate e questo è il posto giusto in cui assaggiare i tradizionali pastizzi (lo street food per eccellenza di Malta). Il servizio l’ho trovato decisamente migliorabile, ma a parte questo, è una piacevole sosta.

Altra opzione per pranzo, spostandosi di qualche metro fino a raggiungere Melita Street, è il piccolo Museum Cafè dove servono delle ftira (ossia il pane tradizionale maltese rotondo, nella versione farcita) da capogiro, nonché altri piatti piuttosto sostanziosi a prezzi politici. Subito dopo, sempre nella stessa via, si trova Chocolate District in cui potete farvi uno shottino di cioccolata calda e liquore al fico d’india prima di riprendere a fare i turisti.

Palazzo del Gran Maestro – opzionale*

Palazzo del Gran Maestro, La Valletta (Malta) - Un particolare esternoPraticamente adiacente al Caffé Cordina c’è un immenso slargo che rappresenta St George’s Square (Misraħ San Ġorġ). Un lato della piazza è occupato dal Palazzo del Gran Maestro che, dietro ad un’austera facciata, nasconde interni sontuosi, tra cui si distingue una ricchissima Sala degli arazzi (ce l’hanno come vizio i Cavalieri quello di far costruire edifici con un profilo basso all’esterno per poi avere interni esuberanti o.O). Come suggerisce il nome, questa era la residenza dei Grandi Maestri dei Cavalieri di San Giovanni. Nel momento in cui scrivo il palazzo è temporaneamente chiuso al pubblico.
Per quanto non voglia sminuire né bellezza né importanza del palazzo, l’ho indicato come opzionale: in base alle proprie predisposizioni e al tempo tiranno che avete per visitare La Valletta, decidete se visitarlo oppure passare oltre e tenerlo per la prossima volta a Malta. E comunque, come detto, per ora è chiuso quindio il problema non si pone.
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A zonzo per le strette vie di La Valletta

La Valletta, Malta - strette vie del centro coi tipici balconi in legnoAdesso anziché continuare per la nostra affezionata Triq ir-Repubblika, buttatevi in una delle vie che scendono verso l’imbarco dei traghetti per Sliema (no, non prendiamo il traghetto, ma la direzione è quella): scegliete quella che vi ispira di più, tanto per cominciare, e camminate senza meta in questo labirinto regolare di saliscendi che a un certo punto finiscono in mare. Osservate il mosaico di gallarija, i tradizionali balconi maltesi che colorano le facciate dei palazzi rendendole uniche. Date un’occhiata a Strait Street, ex via a luci rosse de La Valletta, oggi convertita in una piacevole zona bohémien. Cercate il punto in cui il profilo di La Valletta dà il suo meglio, un po’ come se la steste approcciando via nave: da questa parte di città le occasioni fotografiche sono notevoli.

Siege Bell Memorial

Siege Bell Memorial, La Valletta (Malta)Adesso attraversate tutta la città per spostarvi dall’altra parte. La direzione da seguire è quella del Siege Bell Memorial, un monumento eretto in onore delle vittime maltesi della Seconda Guerra Mondiale composto da un tempietto che custodisce una campana che suona ogni giorno alle 12 a ricordo dei caduti e da una scultura in bronzo che simboleggia la sepoltura in mare del milite ignoto. Da qui la vista sul porto di La Valletta e di Forte San’Elmo è molto bella.

Lower e Upper Barrakka Gardens

Vicinissimi al memoriale c’è un piccolo e delizioso spazio verde che si affaccia sul mare: si tratta dei Lower Barrakka Gardens, giardini ben curati al cui centro si trova un tempio dorico dedicato a colui che strappò Malta ai francesi, Sir Alexander Ball. Da qui, e per tutta la strada che porta agli Upper Barrakka Gardens, la vista sulle Tre Città e sul Grand Harbour è meravigliosa. Gli Upper Barrakka Gardens sono i quasi gemelli dei Lower Barrakka Gardens (dico quasi in quanto gli Upper sono un po’ più grandicelli e decisamente più frequentati). Sono dei giardini colonnati che offrono, oltre a grandiose viste sul porto, ottime occasioni di fare una sosta. Al piano di sotto si trova la Saluting Battery, la terrazza munita di diversi cannoni dove, in passato, venivano salutate le navi in arrivo facendo appunto esplodere un colpo di cannone a salve. L’ingresso è a pagamento, ma si può tranquillamente sbirciare dai giardini al piano di sopra, aspettando che alle 12 e alle 16 di ogni giorno venga fatto uno sparo di saluto.
Dai giardini si può prendere l’Upper Barrakka Lift, l’ascensore panoramico che conduce all’imbarco dei traghetti per le Tre Città, adesso siamo diretti lì. Indicativamente c’è un traghetto ogni mezz’ora e il tragitto dura 15 minuti e costa 1,50€ solo andata. A questo link maggiori informazioni.

Tre Città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua

Tre Città, Vittoriosa (La Valletta, Malta)Anche se a La Valletta ci sarebbero ancora un po’ di cose da vedere (oltre ai già citati Museo Nazionale di Archeologia e Palazzo del Gran Maestro, va nominato anche l’interessante Museo Nazionale della Guerra), per avere una panoramica completa della capitale è doveroso passare qualche ora, meglio se un’intera mezza giornata, alla scoperta delle cosiddette Tre Città, Vittoriosa, Senglea e Cospicua (già Birgu, Isla e Bormla). Si trovano proprio davanti alla parte est di La Valletta: Vittoriosa e Senglesa sono due lingue di terra parallele le cui estremità “puntano” alla capitale, mentre Cospicua rimane adiacente alle altre due nelle retrovie. È da qui, da Birgu/Vittoriosa in particolare che i Cavalieri di San Giovanni fondarono la loro prima capitale, ed è sempre da qui che opposero la leggendaria resistenza all’assedio turco del 1565 (8000 uomini contro 35000). Non si capisce bene il perché, ma le Tre Città rimangono relativamente tranquille e ancora al di fuori dei circuiti turistici classici. Non che non ci arrivino turisti, ma ne arrivano molti di meno rispetto a quelli che si riversano nelle strade di La Valletta. Godetevi quindi tutta la tranquillità che si respira da queste parti, accompagnata da una grande bellezza. Camminate per i vicoli stretti di Vittoriosa con le abitazioni delle case color miele e i balconi fioriti, arrivate fin sulla punta di Senglea per ammirare la torre di guardia in cui son scolpiti occhi e orecchie come simbolo dello stare in guardia.

Una cena come si deve a La Valletta

E niente, finisce così in fretta una giornata a La Valletta (la rima non è voluta) che non si ha nemmeno il tempo per rendersene conto. Ridendo e scherzando si è fatta ora di cena, quindi bisogna trovare un buon posto in cui riempirsi la pancia come si deve. Se è ancora un po’ presto, si può temporeggiare ai tavolini di uno dei tanti bar all’aperto facendo un aperitivo, magari con un cocktail a base di Kinnie, la bevanda nazionale di Malta con di arance amare, erbe e aromi naturali.
Per cena vi consiglio un delizioso ristorantino in Santa Lucia Street, Legligin che in maltese significa letteralmente ingurgitare. Il posto è piccolo (prenotate!) e l’atmosfera è molto intima e raccolta. Non esiste un menù à la carte, ma viene servita una sfilata di assaggi di piatti tipici maltesi (tra cui non manca ovviamente il coniglio) per una quarantina di € bevande e dolci esclusi. Il cibo è buono, il prezzo è in linea con la media (cara, secondo me) maltese e il personale gentilissimo. Assolutamente consigliato!

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2 commenti su “La Valletta: cosa vedere in un giorno. Un itinerario a piedi nella capitale di Malta”
  1. Cara Silvia, casualmente sono incappato nel tuo Tasting the World su Malta. Ci andrò con mia moglie (cinese…sarà dura spiegarle Malta visto che parla solo cinese e io qualche parola di lombardo/cinese) a marzo per una intera settimana. Il programma è pronto, spero di poterlo effettuare senza problemi con una giornata (se riesco magari due…) a Gozo.
    Complimenti e grazie per le tue info.

    Giancarlo

    • Ciao Giancarlo,
      grazie mille per il tuo commento.

      Vai tranquillo che andrà tutto bene e cerca di trascorrere almeno una giornata a Gozo, ne vale assolutamente la pena!

      Buona giornata e buon viaggio a Malta,
      Silvia

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