Cosa mangiare a Novara (e dove)

 

Novara è stata una piacevole scoperta, soprattutto da un punto di vista gastronomico. A parte il gorgonzola, di cui è patria indiscussa, ci sono diversi piatti per cui vale la pena avventurarsi fin qui.
Disclaimer: questo post non vuole essere esauriente ma semplicemente introdurre l’abc della gastronomia novarese. E’ un post propedeutico ad altri di approfondimento che potrei scrivere in futuro, definiamolo così.

Ammetto che ero abbastanza ignorante in materia di gastronomia novarese e che ignoravo le tante cose buone che si mangiano da queste parti. Per fortuna che ad aprirmi gli occhi c’era il mio amico Fabrizio, in esilio lavorativo in quel di Novara ma che, tutto sommato, non se la passa così male a mangiare e sbevazzare in giro. È lui che mi ha dato i consigli che io giro a voi: quindi, qualora non doveste essere soddisfatti, scrivetemi in privato che vi do i suoi contatti :-p

Cosa si mangia a Novara? Tante cose, ma io vi parlerò solo di panisciatapulongorgonzolabiscottini di Novara.

Dal riso alla paniscia
Paniscia di Novara
Novara è terra di risaie: il primo piatto per eccellenza della città non poteva che essere a base di riso. La paniscia è un risotto con fagioli borlotti e verza in cui viene poi sciolto un maiale. Questa è la descrizione decisamente pulp del mio amico (che gente frequento?!?!), ma dopotutto non si discosta molto dalla realtà. Va da sè che il piatto, preparato con riso rigorosamente Arborio, è piuttosto impegnativo. Ma da queste parti fa freddo d’inverno, serve fare scorta di energie. Oltre alla cotica di maiale, nella paniscia si trova del lardo e il salam d’la duja, un insaccato tipico di Novara e Vercelli (altra cosa da provare se gravitate da queste parti).

Un posto in cui mangiare una buona paniscia è il Circolo della Paniscia (l’avreste mai detto? :D). Qui a giorni alterni troverete la paniscia fresca o saltata: la prima è il risotto appena fatto, mentre la seconda è il risotto del giorno prima saltato in padella. Esistono scuole di pensiero divergenti su quale sia la migliore. Il locale si trova in via Perazzi 1 e non avendo molti coperti conviene prenotare (telefono 0321 613156). Non è particolarmente costoso (si mangia con circa 20/25 euro a persona) e il proprietario, un simpatico baffone sulla sessantina, è molto disponibile e cordiale.

Tapulon e polenta
Passando dai primi ai secondi non si ha che l’imbarazzo della scelta. La carne d’asino è molto gettonata, come anche le rane e le lumache. Però il piatto forse più caratteristico della gastronomia novarese è il tapulon, uno spezzatino finemente sminuzzato a base di carne d’asino, cotto a lungo nel vino. Solitamente è accompagnato da polenta.

Sua maestà il gorgonzola
Se come me adorate il gorgonzola, non c’è posto migliore di Novara per tornare a casa con un interessante (e puzzolente) bottino. In città, non proprio in centro a dire il vero, si può andare a fare scorta da La Bottega delle Cose Buone al numero 3 di corso Vercelli dove la scelta è piuttosto ampia: dal gorgonzola fresco a quello stagionato gli amanti del genere non rimarranno delusi. Per darvi un’idea dei prezzi qui il “gorgonzola gran riserva” (ossia quello fresco) costa 10,95 € al kg, il “gorgonzola di una volta” (stagionato 6 mesi) costa 12,40 € al kg.

I biscottini di Novara
Cosa mangiare a Novara - biscottini di Novara (Camporelli)
C’è chi li trova banali ed insignificanti, io più che altro li definirei semplici. Punto. Si lasciano mangiare senza assecondare troppo il peccato di gola (a tale scopo si possono immergere nel cioccolato fuso, ricoprire di crema al mascarpone, affogare nello zabaione ecc ecc ecc). Non li porterei a cena a casa di amici come dessert, questo no. I biscottini di Novara sono dei biscotti molto leggeri preparati con uova intere, zucchero e farina. Nient’altro. Avete presente i Pavesini? I biscottini di Novara altro non sono che i loro antenati. O, se preferite, i Pavesini altro non sono che la rivisitazione commerciale dei biscottini di Novara.

Probabilmente il posto migliore in città in cui fare incetta di biscottini di Novara è la rivendita del biscottificio Camporelli in vicolo Monte Ariolo 3, in pieno centro. Il negozio è tutt’altro che triste come potrebbero pensare le malelingue, ma un vero e proprio paradiso per i golosi: oltre (ovviamente) ai biscottini di Novara in tutte le salse e in confezioni molto belle, qui si trova una collezione notevole di pasticceria secca, principalmente della tradizione piemontese. Il mio bottino era composto da: confezione da 250 gr di biscottini di Novara (2,75 €); cabaret da 250 gr di tartellette al pistacchio (4,20 €); barattolo da 300 gr di zabaione al moscato (6,00 €). Tutto molto buono.

Un altro dolce tipico di Novara è il Pane di San Gaudenzio che, a differenza dei biscottini, rappresenta un dolce in tutto e per tutto. È una sorta di panettone composto da una base di pasta frolla con un ripieno morbido.

E poi ci sarebbe da parlare del vino nonché del Campari (sapete che è nato a Novara, vero?), ma oggi mi fermo qui. E visto la corposità dei piatti di cui vi ho parlato, vado a recuperare un digestivo potente, che è meglio.

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