Cosa vedere a Imperia in un giorno. Un itinerario tra Oneglia e Porto Maurizio

 

Cosa vedere a Imperia in un giorno
Ho vissuto in Liguria per buona parte della mia vita e frequentato spesso la riviera di Ponente, anche dopo che mi sono trasferita a Milano, ma Imperia non me l’ero mai filata e non chiedetemi come mai. Forse semplicemente perché in Liguria ci sono così tanti deliziosi borghi da visitare che l’idea di buttarmi in città – Imperia non è enorme ma è pur sempre un capoluogo di provincia – neppure mi sfiorava.

Però, un bel giorno, ho scoperto che sulle colline imperiesi c’è una villa bellissima appartenuta a un clown che volevo assolutamente visitare e così ho deciso, già che c’ero, che avrei dato a Imperia una possibilità. E sapete che vi dico? Che ho fatto bene! 😉

In effetti Imperia è una città che ha molto da offrire: datele un giorno soltanto, seguendo questo itinerario tra Oneglia e Porto Maurizio pensato più che altro per chi arriva in città in treno, che poi vorrete tornarci. Proprio come è successo a me!
Per le vie del Parasio, Imperia (Porto Maurizio)
Comincio da alcune informazioni pratiche. Imperia si raggiunge in treno, si trova sulla linea Ventimiglia-Genova: se vi trovate quindi nella riviera di Ponente, potete arrivarci senza dover prendere l’auto. Arrivando da altre località, si rende invece necessario avere una macchina per evitare di trascorrere buona parte della giornata in spostamenti. Oppure rimanete a dormire una notte.

Una giornata per visitare Imperia ci vuole tutta, soprattutto se non avete un vostro mezzo di trasporto per spostarvi tra Oneglia e Porto Maurizio, i due abitati principali in cui è divisa la città. Se siete appiedati il tragitto da una parte all’altra di Imperia dura circa 20 minuti e va fatto per due volte dato che la stazione si trova ad Oneglia (son finiti i bei tempi in cui sia Oneglia che Porto Maurizio avevano ognuno una propria stazione…). Oppure potete prendere un autobus.

Io, nella mia prima visita a Imperia, ho sottovalutato un po’ il potenziale cittadino. Di conseguenza, per riuscire a fare tutto quello che avevo selezionato, ho saltato il pranzo. Ma state tranquilli che ho comunque qualche posto da indicarvi per mangiare, suggeritomi da una imperiese doc (e che mi impegno a testare presto in prima persona).

Il giorno ideale per visitare Imperia è il lunedì. Lo so, in linea di massima la gente lavora di lunedì, ma è l’unico giorno di apertura di Villa Grock, la bellissima villa cui accennavo sopra, che mi ha portato a scoprire Imperia e che da sola vale il viaggio. Lo so, tutto ciò è assurdo, ma non prendetevela con me, perché mica l’ho deciso io!

Fatte queste doverose premesse, cominciamo!

Dove fare colazione a Imperia

Pasticceria Piccardo, Imperia
Se arrivate in treno, con una passeggiata di 10 o 15 minuti a seconda del passo, siete in centro a Oneglia. Cominciamo da qui l’esplorazione della città, ma prima facciamo colazione!

Vi propongo due opzioni: una più classica e l’altra più moderna, entrambe molto valide.

La prima è il Caffè Pasticceria Piccardo, in piazza Dante Alighieri 2 (è aperto tutti i giorni con orario continuato). È un locale storico che ha ben più di 100 anni, anche se non li dimostra. Vuole ricordare gli eleganti caffè torinesi ma, in quanto a fascino, ha ancora molto da imparare. Il locale l’ho trovato piuttosto anonimo e privo di atmosfera, ma il caffè era molto buono, la brioche ottima e il conto giusto. In definitiva, un inizio che non mi ha lasciato l’amaro in bocca.

L’altra opzione è la Bakey Lanteri in via dell’Ospedale (aperto tutti i giorni tranne la domenica dalle 7 alle 18, il sabato chiude alle 14). È una panetteria che fa anche dell’altro, ossia offre pranzi veloci e ha un concept decisamente più moderno di Piccardo. Nel 2019 il Gambero Rosso ha riconosciuto la focaccia di questo panificio come una delle 5  migliori della Liguria. Nel mio piccolo posso dire che non è male la focaccia qui, soprattutto considerati gli standard della Riviera di Ponente, ma ne ho mangiate di migliori (non posso farci nulla… sulla focaccia sono talebana e ho le mie idee). In qualsiasi caso la colazione da Lanteri, che la vogliate fare con la focaccia o no, è promossa.

Imperia Oneglia

Dopo colazione, dedicate un’oretta alla visita di Oneglia. Vi accorgerete subito che la struttura dell’abitato è piuttosto incasinata e che è molto facile perdere l’orientamento (la stessa cosa succederà poi a Porto Maurizio), ma anche questo è il bello delle località liguri con un labirinto di stretti caruggi. Lasciatevi trasportare dall’istinto ma non dimenticatevi di:

  • Visitare la basilica collegiata di San Giovanni Battista, anonima da fuori ma eccezionale all’interno, dove non c’è nemmeno un centimetro non decorato (il barocco colorato coi suoi eccessi è il protagonista incontestato). La chiesa rappresenta l’antagonista perfetta della immensa e sobria cattedrale di Porto Maurizio.

Basilica collegiata di San Giovanni Battista, Imperia Oneglia

  • Dare un’occhiata alla casa natale di Andrea Doria: c’è una targa a ricordo dell’ammiraglio della Repubblica di Genova nel palazzo di color giallo che fa angolo tra via Andrea Doria e via Bastioni di Mezzo. Il palazzo si incontra andando verso il mare, a due passi di numero dalla basilica di San Giovanni Battista (c’è una farmacia proprio all’angolo).
  • Fare una passeggiata nel caratteristico porto di Oneglia, delimitato dai portici di Calata Cuneo. Un tempo il porto era destinato ad esclusivo uso commerciale, mentre oggi è una delle zone più vivaci della città. Ospita pescherie, ristoranti, e numerosi locali. Se è una bella giornata di sole potete fermarvi a bere qualcosa, ammirando la vivace vita del porto scorrervi davanti.

Calata Cuneo, porto di Imperia Oneglia

  • Rendere omaggio a Edmondo de Amicis, davanti alla sua casa natale nella piazza a lui dedicata (un tempo era piazza Vittorio Emanuele I). Come per la casa di Andrea Doria, anche per quella di De Amicis c’è soltanto una targa a ricordo di colui che ci ha lasciato in eredità il libro Cuore.
    Nella piazza si trova la Biblioteca Civica di Imperia la quale ospita, al piano terra, il museo dedicato a De Amicis. Per visitarlo, bisogna recarsi al 2° piano della Biblioteca (meglio se mandate una mail in anticipo a [email protected]). Gli orari di apertura della Biblioteca sono: da lunedì a venerdì dalle 8:30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 13.

Se la vostra tabella di marcia lo permette, potete concedervi una sosta aperitivo fronte mare nel bel porticciolo di Oneglia, altrimenti incamminatevi verso Porto Maurizio: ci vogliono una ventina di minuti, tutti vista Parasio.

Porto Maurizio

Parasio, Imperia (Porto Maurizio)A Porto Maurizio dedicate almeno un paio d’ore, più una aggiuntiva per una sosta pranzo (non fate come me che a ‘sto giro l’ho saltato!).

Il pezzo forte di questa parte di città è il Parasio, ossia il centro storico medievale con la sua peculiare struttura a chiocciola ricco di chiese, palazzi antichi, giardini, vicoletti e scorci mozzafiato sul mare e sui monti. Il Parasio è un piccolo promontorio che spunta dal mare, proprio di fronte a Oneglia: bisogna fare un po’ di strada in salita per arrivarci o, in alternativa, si può prendere un autobus. Ma non siate pigri, che poi ad attendervi ci sono un sacco di cose belle nonché un panorama spaziale!

Nel Parasio ci sono numerosi punti d’interesse ma non sto a elencarveli tutti perché lungo le vie del borgo si trovano dei cartelli esplicativi realizzati dall’associazione Circolo Parasio, che forniscono tutte le informazioni del caso (qui uno spoiler). Io mi limito a fare una breve lista delle cose da non perdere:

  • La basilica concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri, basilica di San Maurizio per gli amici, che rappresenta il principale luogo di culto della città nonché la chiesa più grande di tutta la Liguria. Le dimensioni sono davvero impressionanti, tanto che si fa molta fatica a farla stare tutta in una foto! Vi dico solo che la superficie totale è di (ben) oltre i 3000 mq. Lo stile neoclassico sia all’interno che all’esterno si distingue per una certa sobrietà, oltre alla già citata maestosità. Sorge sul luogo che San Leonardo indicò durante una celebre predica nel 1743. A ricordare questo fatto, c’è una statua in bronzo del santo proprio fuori dalla chiesa.

Basilica di San Maurizio, Imperia (Parasio)

  • Le logge di Santa Chiara, un lungo corridoio coperto inciso su un fianco del Parasio, che da un lato si appoggia al convento di Santa Chiara, mentre dall’altro si apre verso il mare con numerose finestre. Lì vicino si trova l’oratorio di San Pietro, con la sua bellissima facciata barocca: è il più antico edificio religioso della città di Imperia. Questa zona del Parasio è affascinante, pacifica e tranquilla e regala dei panorami superbi sul mare e un pezzo di riviera, ma anche sulle montagne alle spalle della città (quando sono innevate è uno spettacolo!).

Logge di Santa Chiara e Oratorio di San Pietro, Imperia (Parasio)
E poi è così bello il solo camminare senza fretta e senza meta osservando i palazzi, le case e le finestre fiorite. Sembra di stare in un piccolo borgo più che in una città.

La passeggiata degli innamorati e Borgo Foce (con pausa pranzo)

Si sarà fatta l’ora di pranzo, scommetto che lo stomaco vi sta brontolando.

Scendete dal Parasio, possibilmente da via Fiume così percorrete la nuova Passeggiata degli Innamorati in direzione Borgo Foce. Si tratta di un antico borgo di pescatori posto ai piedi del Parasio, uno dei luoghi più affascinanti di tutta la città. Offre panorami mozzafiato e graziosi ristoranti di pesce con piacevoli dehor all’aperto affacciati sul mare. Vi faccio alcuni nomi di ristoranti, ricordandovi che non li ho provati in prima persona, ma che me li ha suggeriti una ragazza d’Imperia: Nero di Seppia, I Sognatori, La Ruota.

NB alle 14:30 apre villa Grock e per raggiungerla da Porto Maurizio ci vuole un po’. Cercate di non arrivarci troppo tardi, è meglio se siete lì all’apertura, perché alle 17:30 chiude e per visitarla ci vuole almeno un’oretta. Inoltre, dopo la villa, c’è il Museo dell’Olio da vedere e anche per questo un’oretta abbondante di visita va calcolata. Quindi pranzate sì con calma… ma non troppa! E valutate se prendere un autobus per raggiungere Oneglia, anche se la passeggiata digestiva vista mare è una buona idea.

Villa Grock

Villa Grock, ImperiaUna bizzarria architettonica è la casa di colui che ha dato prestigio al mestiere di clown. Adrien Wettach, in arte Grock è stato un personaggio super interessante e fuori dall’ordinario: nato in una famiglia svizzera non troppo agiata, ha scoperto ben presto di voler fare il clown e ci è riuscito, non limitandosi a fare soltanto il buffone ma intrattenendo il pubblico con estrema intelligenza e maestria. Finito a Imperia perché la moglie, originaria dei dintorni di Cuneo, andava in villeggiatura da quelle parti, ha progettato una super villa che sarebbe dovuta diventare -e a tutti gli effetti lo è diventata- il suo circo in pietra. Degli interni non rimane praticamente nulla di originale, ma nelle stanze è stato allestito il Museo del Clown.

Dall’umile dimora Grock son passate personalità del calibro di Picasso, Charlie Chaplin e Stanlio e Ollio.
Al netto della storia interessantissima del padrone di casa, si tratta di un capolavoro di arte eclettica che prosegue poi nell’ampio e altrettanto eclettico giardino. Ve ne ho già parlato in maniera piuttosto approfondita, sia del clown che della villa, in questo articolo, adesso non sto a ripetermi e vado oltre.

NB Nel momento in cui scrivo (febbraio 2022) villa e parco sono temporaneamente chiusi per lavori di riqualificazione. È quindi necessario tenere d’occhio il sito per avere notizie sulla riapertura!

Museo dell’Olivo Carlo Carli

Ultima tappa di questo itinerario di un giorno a Imperia è il Museo dell’Olivo Carlo Carli in via Garessio 13 sponsorizzato dall’azienda della famiglia Carli, che produce olio dal 1911. L’azienda è molto nota nella zona e in Liguria in generale (ricordo che lo ordinava mio nonno), mentre il museo, ospitato al secondo piano di un’elegante palazzina, ripercorre la storia dell’olivo e dell’olio, raccontando le origini di questa pianta incredibile, la raccolta e la lavorazione dei suoi frutti e i tanti utilizzi dell’olio al giorno d’oggi e nel passato.

Il museo è aperto tutti i giorni, tranne la domenica, dalle 9 alle 12:30 e dalle 15 alle 18:30. Il biglietto di ingresso costa 5€ e l’audio guida costa 3€. Col biglietto d’ingresso potete andare al vicino emporio dove, in cambio della compilazione di un form, vi daranno un campioncino d’olio Carli in omaggio (e potete poi acquistare tutto quello che volete: io per ricordare il nonno mi son portata a casa una bottiglia d’olio).

Con questo concludo il mio itinerario a Imperia, ma vi lascio due note a margine:

  • Un’ottima risorsa da consultare prima delle visita di Imperia è il portale Imperia Experience in cui si trovano tutte le informazioni turistiche sulla città.
  • Se avete tempo che avanza salite fino al Monte Calvario da dove potete godere di una vista bellissima sul Parasio, Oneglia, mare e monti. Ci potete arrivare in macchina oppure a piedi prendendo la mulattiera che parte dalla piccola chiesa di San Benedetto Revelli (qui). Non ho incluso il Monte Calvario come tappa dell’itinerario perché è già bello intenso così. Ma potete valutate di barattarlo con altro.

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NB Questo post è stato scritto originariamente a marzo 2019 per poi essere successivamente aggiornato e ripubblicato. Motivo per cui molti commenti sono antecedenti all’ultima data di pubblicazione.

 
17 commenti su “Cosa vedere a Imperia in un giorno. Un itinerario tra Oneglia e Porto Maurizio”
  1. Sei molto brava nel cogliere i tratti salienti di ogni luogo. Imperia poi è bellissima. Grazie e buon lavoro!

    • Ciao Federica,
      grazie a te per il commento! Sono curiosa di sapere le tue impressioni, fammi poi sapere com’è andata e come hai trovato la città.
      Buona visita e buon weekend,
      silvia

  2. Dal Parasio di Imperia ho visto un tramonto spettacolare, quindi consiglio di arrivarci in tardo pomeriggio. Grazie per la descrizione, la prossima volta andrò a visitare la parte di Oneglia.

  3. Non so come sia uscito quel nome , sono Annamaria e non Giovanna, ma grazie comunque! Vorrei andare con la nostra Labrador che ha paura delle scale, mi chiedevo se ce ne fossero molte o fossero ovviabili con percorsi alternativi…

    • Ciao Annamaria,
      forse ti stai confondendo… il tuo commento spunta fuori correttamente col tuo nome. 🙂
      Comunque sì, un po’ di scale ci sono ma non troppe. E comunque spesso ci sono percorsi alternativi.
      Buona giornata,
      Silvia

  4. Hai ragione mi son confusa! .Siamo a Imperia ora. Per fortuna le scale sono di pietra e non ci son problemi di sdrucciolii per la cucciola paurosettaGrazie ancora

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