Cosa vedere a Cremona in un giorno. Un itinerario a piedi nella capitale del violino

 

Cosa vedere a Cremona in un giornoNel cuore della Pianura Padana si trova Cremona, una piccola e graziosissima città celebre in tutto il mondo per alcune eccellenze quali il saper fare liutario, patrimonio immateriale dell’umanità secondo l’UNESCO e il torrone. Cremona è la città che ha dato i natali a Ugo Tognazzi, uno dei “mostri” della commedia all’italiana, e a Mina, che qui non è nata ma ci si è trasferita all’età di 3 anni ed è soprannominata non a caso La tigre di Cremona. Un posto piccolo e apparentemente tranquillo dove però c’era e c’è tuttora molto fermento artistico.

Cremona è conosciuta anche come città delle tre T, seppur non esista un’univoca scuola di pensiero per identificare quali siano effettivamente queste tre T. L’unica certezza è la prima T, riconosciuta all’unanimità come turòon (torrone). Sulle altre due c’è invece un contenzioso in atto dalla notte dei tempi: la seconda può essere Turàs (Torrazzo, l’altissima torre campanaria) o genericamente torri, mentre l’ultima tetàs (tettone!) oppure Tugnàs (Tognazzi).

Ma torniamo alla visita della città: viste le dimensioni ridotte e la vicinanza di (quasi) tutte le attrazioni principali, un giorno è sufficiente per girarsela a piedi. Suggerisco di arrivare in treno (da Milano ci vuole poco più di un’ora, ma anche da altre città del nord quali Piacenza, Brescia, Verona, Fidenza, Parma non ci si impiega molto e i collegamenti sono comodi e frequenti), più pratico ed economico rispetto alla macchina, soprattutto se non la riempite di passeggeri, che poi in città poi non vi serve nemmeno. Inoltre, a pochissimi passi dalla stazione ferroviaria di Cremona si trova una delle migliori pasticcerie della città, dove potete andare non appena arrivati per una colazione di benvenuto con cappuccio e ottime brioche artigianali.

Vi suggerisco di visitare Cremona preferibilmente in autunno o in inverno, avendo l’accortezza di prediligere una bella (e fredda) giornata di sole, sia per evitare il caldo asfissiante e le zanzare della stagione estiva, ma anche per godere al meglio della robusta cucina cremonese: vi sfido io a mangiare cotechino a ferragosto e rimanere indenni!

Bene, qualche cenno introduttivo alla città ve l’ho dato, adesso possiamo cominciare. Pronti, partenza, via!

Piazza del Comune, il cuore di Cremona

Il centro di Cremona ruota intorno alla piazza del Comune, dove si trovano tutte le principali attrattive della città, ed è proprio da qui che suggerisco di incominciare la visita (dalla stazione ferroviaria ci vogliono circa 15 minuti a piedi). La piazza, coi suoi 47 metri slm rappresenta il punto più alto della città – l’avreste mai detto? 😉 – ed è lambita dagli edifici più belli ed importanti di Cremona, che danno vita ad un quadretto così armonico che vi verrà da pensare di essere nella piazza più bella d’Italia (sensazione che nel nostro Bel Paese si prova spessissimo).

Dopo esservi guardati intorno e aver scattato quel miliardo di foto – è normale in un contesto così bello, non sentitevi strani – entrate nel Duomo, l’ingresso è gratuito e gli orari sono dalle 7:30/8 alle 12 e dalle 15/15:30 alle 19. Se la facciata, così simmetrica ed elegante non può lasciarvi indifferenti (smentitemi se ne avete il coraggio!), anche l’interno non vi deluderà: maestoso e dal soffitto altissimo, tanto da procurarvi la sensazione di essere piccoli piccoli, racchiude un sacco di opere d’arte – cito soltanto il superbo ciclo di affreschi nella navata centrale, che ha valso alla chiesa il soprannome di Cappella Sistina della Pianura Padana – ma cela anche alcuni misteri che in questa sede non sto a ripetere avendone già parlato qui.
Cremona dall'alto del Torrazzo
Usciti dalla Cattedrale è tempo di salire sul Torrazzo, per godere di una vista superba che spazia dai tetti rossi della città alla verde pianura padana solcata dai meandri del fiume Po, dalle Alpi agli Appennini. Nelle belle giornate si arriva a vedere a 100 km di distanza, ma se la giornata non è limpida ma nebbiosa, come spesso capita da queste parti, la visuale potrebbe essere molto ridotta. Nonostante ciò, vale comunque la pena salire per avere il brivido di arrivare fino in cima alla torre campanaria interamente in mattoni più alta d’Europa che, con i suoi 112 metri di altezza domina la città e ne è uno dei principali punti di riferimento. Inoltre, in una sala all’interno del Torrazzo, si ha la possibilità di vedere un filmato che spiega il complicato e super affascinante meccanismo dell’orologio astronomico, uno dei più grandi del mondo con un diametro di 8 metri e 20 centimetri, 8 e 40 se si conta anche la cornice (tanto per rendere l’idea, ha il diametro che supera di oltre un metro quello dell’orologio del Big Ben a Londra). L’ingresso al Torrazzo è a pagamento – il biglietto “semplice” costa 5€, quello cumulativo, che permette di visitare anche il Battistero, costa 6€ – ed è aperto la mattina dalle 10 alle 12:30 e il pomeriggio dalle 14:30 alle 17 (NB verificate gli orari perché sono soggetti a variazioni). Non c’è ascensore, quindi bisogna farsi a piedi i quasi 502 scalini per arrivare fino in cima. Ma verrete ricompensati da una bella vista! 😉

È ora il momento di visitare il Battistero – gli orari di apertura sono simili a quelli del Torrazzo (anche qui, verificate prima!) mentre il prezzo è di 3€, ma se avete fatto il biglietto cumulativo col Torrazzo non dovete nemmeno tirare fuori il portafogli. Un edificio romanico a pianta ottagonale, dove l’8 (dei lati) non è un numero messo lì a caso: l’ottavo giorno è quello della Creazione, quindi del Battesimo. Particolarità della struttura è che soltanto due lati sono rivestiti di marmo, per adeguarli alla facciata della Cattedrale, mentre gli altri son stati lasciati così come mamma li ha fatti.
Battistero di Cremona, l'interno
Dato che gli orari di apertura sono più generosi e vige l’orario continuato dalle 9 alle 18 (10-17 di domenica), tenete la visita del Palazzo Comunale per ultima a fine mattinata, così non correte il rischio di trovare chiuse le altre attrazioni. L’ingresso è pure gratuito, che volete di più? Il Palazzo Comunale è un’elegante struttura che chiude un lato dell’omonima piazza. È stato utilizzato ininterrottamente per più di 800 anni (tutt’oggi è ancora operativo) e, di conseguenza, l’originale forma medievale a broletto ha subito numerosi adattamenti e ampliamenti. Quello che vediamo oggi è frutto delle ultime modifiche apportate nell’Ottocento. È possibile visitare i saloni al secondo piano dove si ammirano diversi dipinti provenienti da chiese cittadine oggi soppresse e opere di artisti attivi sul territorio tra Cinquecento e Seicento. Dalle sale che si affacciano sulla piazza, si ha una bella vista sui dirimpettai Torrazzo e Duomo.
Emblema di Cremona, Loggia dei Militi (Cremona)
Infine, prima di andare a pranzo dato che si sarà fatta una certa e lo stomaco comincia a borbottare, date un’occhiata alla Loggia dei Militi, l’edificio storico posto sul fianco sinistro del Palazzo Comunale. Si tratta di uno degli edifici più antichi della città, strettamente legato alla Società dei Militi, alla quale appartenevano i più ricchi ed eminenti abitanti della città e del suo territorio e che esisteva ben prima della costruzione della loggia. Questa ha assunto il ruolo di luogo in cui si tenevano le riunioni della Società nonché dove venivano custoditi bandiere, statuti e altri oggetti sociali. Sotto il portico è visibile l’emblema di Cremona, formato da un doppio simulacro di Ercole (che, secondo la leggenda, fu il fondatore di Cremona) reggente lo stemma cittadino.

NB al sabato mattina nella piazza e nelle vie limitrofe si svolge il mercato: tante bancarelle più o meno colorate vivacizzano il centro di Cremona fino alle 13. Se volete fare delle foto della Piazza del Comune senza banchi, ambulanti e avventori tra i piedi, passate dopo pranzo e prima dell’ora dello struscio.

A pranzo a Cremona: cosa e dove mangiare

Gran bollito cremonese con mostardaDato che tra le 13 e le 15:30 circa c’è una sorta di coprifuoco a Cremona (la gente torna a casa a mangiare, i negozi chiudono e buona parte delle attrazioni turistiche fanno pausa – ve l’ho detto che qui si vive slow!), approfittatene per farvi una bella mangiata. Dopotutto da queste parti si viene anche per gratificare palato e panza. Tre posti che vi consiglio sono l’Hosteria 700 in piazza Alessandro Gallina 1 (cercate di aggiudicarvi un tavolo nella “sala rossa”),  la Trattoria Cerri in piazza Giovanni XXIII, 3 (ve ne avevo già parlato tempo fa in questo post) e l’Antica Locanda Bissone in via Pecorari 3, tutte a meno di 10 minuti a piedi da Piazza del Comune. Ovunque decidiate di andare, mi raccomando una cosa: assaggiate i marubini e soprattutto il gran bollito accompagnato dalla immancabile mostarda!
Se volete approfondire l’argomento gastronomia locale, vi rimando all’articolo su cosa mangiare a Cremona.

La Cremona liutaia

Violini, CremonaDopo pranzo riprendiamo la visita culturale, approfondendo ciò che ha reso e rende tutt’oggi famosa Cremona in tutto il mondo: il violino.
Prima di passare al sodo, permettetemi di fare una digressione storica tanto da enfatizzare il perché questo strumento sia così importante per la città (e viceversa): è proprio a Cremona che il violino raggiunse il suo massimo sviluppo. Nel 1530, il liutaio Andrea Amati realizzò dei violini che possedevano una qualità del suono di gran lunga superiore a quella dei violini ordinari del tempo, tanto da permettergli di conoscere una veloce popolarità nelle corti reali di tutta Europa. Fu poi Antonio Stradivari (mai sentito nominare?), un allievo del nipote dell’Amati, a portare a livelli impareggiabili la perizia di questo artigianato. Grazie a questi eccezionali maestri liutai che Cremona è diventata la capitale mondiale del violino, il posto dove si realizzavano e si realizzano tutt’oggi i violini più performanti e raffinati e dove si viene per conoscere questa affascinante storia.
La bottega di un liutaio a Cremona
La realizzazione di un violino è un’attività artigianale estremamente affascinante e vi suggerisco quindi di includere la visita della bottega di un liutaio nel vostro giro a Cremona: se non lo fate qui… dove vi ricapita?
Questa attività va prenotata con un po’ di anticipo, non sperate di arrivare in città e farla. Per completezza d’informazione, devo dirvi che non è semplicissimo prendervi parte perché non sempre sono organizzate visite alle botteghe. Io ho dovuto stalkerare per un bel po’ di mesi l’InfoPoint di Cremona per riuscire a visitarne una, ma la costanza mi ha premiato! Vi consiglio di farlo anche voi: tenete monitorata la loro pagina Facebook o provate a sentirli direttamente (in questo articolo vi lascio tutti i riferimenti e vi racconto la mia esperienza in bottega!).

Nel pomeriggio dedicato al violino e alla sua storia, ci sono altre due tappe imprescindibili da non mancare. Tanto per cominciare il nuovo Museo del Violino (nuovo in quanto dal 2013 ha cambiato sede ed è più raggiante che mai) in piazza Guglielmo Marconi. Un affascinante ed emozionante percorso per scoprire cinque secoli di liuteria cremonese tra arte e artigianalità, tra creatività e tradizione. 12€ – è questo il prezzo del biglietto intero – davvero ben spesi! Il museo è aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 18 e per visitarlo ci vuole più o meno un’ora. Più informazioni sul sito ufficiale.

Segnalo, inoltre, che presso l’auditorium del Museo del Violino durante i weekend è possibile prendere parte a delle audizioni  durante le quali gli strumenti realizzati secoli fa da Stradivari, Amati e Guarnieri vengono suonati da solisti che regalano circa un’ora di suoni indimenticabili. Il prezzo del biglietto per assistere a un’audizione è di 8€ ed è consigliato prenotare in anticipo. Qui il calendario delle audizioni per la stagione 2019/20.

E poi, la casa nunziale del cremonese più famoso del mondo (o che se la gioca con Mina o.O), il liutaio Antonio Stradivari. Il piccolo appartamento si trova in in corso Garibaldi 57, e lo si riconosce facilmente perché davanti è stata posta una statua in onore del maestro. In questa casa abitò dal 1667 al 1680 con la prima moglie Francesca Ferraboschi (a titolo di curiosità Stradivari ebbe due mogli e ben 10 figli!). Per visitare la casa dovete rivolgervi al negozio al piano di sotto che osserva orari da… negozio (quindi, includendo il coprifuoco dalle 13 alle 15 circa, come gli altri). L’ingresso è gratuito.
Andateci con aspettative basse: nella casa non c’è nulla se non degli articoli in vendita del negozio sotto. Tuttavia, trovandovi a Cremona, è doveroso un omaggio al maestro liutaio con un breve pellegrinaggio a casa sua.
[NB nell’ultima mia visita in città a febbraio 2020 il negozio sembrava chiuso, e non per ferie.]

Cremona e le sue botteghe storiche

Botteghe storiche, CremonaE dopo questa sviolinata, è il momento di andare a caccia di torrone e mostarda, due prodotti squisitamente cremonesi che non potete esimervi dal provare. Ci sono numerose botteghe storiche per le vie del centro che vi faranno venire l’acquolina in bocca.

La bottega più storica di tutte è però Sperlari in via Solferino 25, il negozio più antico della città, in piedi dal lontano 1836. Dirimpettaia è la Pasticceria Lanfranchi, anch’essa storica, che mette in bella mostra nell’elegante vetrina un sacco di golosità (io ho provato il Pan Cremona, la specialità della casa ossia una simil torta margherita con mandorle e ricoperta di cioccolato, ma l’ho trovata un po’ pesantina… ma forse perché ne avevo mangiata troppa!).

Lascio a voi la scoperta delle altre botteghe: passeggiando per il centro sarà difficile non notarle e, soprattutto, resistere alla tentazione di entrare e comprare!

Chiese minori, palazzi e altre cose da vedere a Cremona

Cremona: il soffitto di un cortile interno di un palazzo e l'interno della chiesa di Sant'AbbondioUna volta fatti i fondamentali – le attrazioni in piazza del Comune e quelle che ruotano attorno alla Cremona del violino -, se vi avanza un po’ di tempo vi segnalo altre cosine carine da vedere in centro.

A poca distanza dalla Cattedrale, ci sono un po’ di chiese cosiddette minori. Vi faccio qualche nome:

  • la particolarissima chiesa di San Luca, non lontano dalla stazione;
  • la chiesa di San Michele Vetere e la sua tranquilla piazzetta antistante;
  • la chiesa di Sant’Abbondio completamente decorata e che comprende anche il chiostro rinascimentale, il santuario della Vergine Lauretana e il campanile.

Inoltre, mentre passeggiate per le vie della città, fate caso ai bei palazzi che vi si affacciano e ai particolari che questi celano. Se trovate qualche portone aperto, intrufolatevici: potreste avere delle piacevoli sorprese nei chiostri interni.

Vi segnalo infine una chicca che però è visitabile soltanto in alcune occasioni o prendendo parte a una visita guidata: in via Solferino 33, quindi a 2 passi di numero dalla piazza del Comune, si trova la Strada basolata romana ossia i resti di due strade romane scoperti nel 1967, in occasione dei lavori all’edificio sede della Camera di Commercio. La strada costituisce uno dei cardines minori della città romana, parallelo al cardo maximus e si trova a 4 metri sotto l’attuale livello della strada. Se non riuscite a visitarla, potete comunque intravederla dalle finestre poste per terra in corrispondenza della strada (le trovate sotto il portico in via Solferino).

San Sigismondo e il Museo Civico Ala Ponzone?

San Sigismondo, CremonaI più secchioni avranno notato che non sono incluse nel prezzo due attrazioni che non possono considerarsi come minori: la chiesa di San Sigismondo e il Museo Civico Ala Ponzone. Per evidenti questioni di tempo, non le ho inserite nell’itinerario, ma poiché son certa che Cremona vi farà innamorare e vorrete tornarci – proprio come è capitato a me – le teniamo per una prossima volta, ok? Nel frattempo vi accenno brevemente qualcosa, così non vi fate trovare impreparati.

San Sigismondo è considerata una delle più belle chiese della Lombardia, ma ha due difetti “pratici”: orari di apertura molto risicati e rimane davvero troppo fuori portata (ci vogliono 30/40 minuti a piedi per arrivare dal centro, altrettanti per tornare, e il percorso non è di per sé particolarmente suggestivo – c’è anche un autobus che arriva da quelle parti, ma non passa di frequente e ci mette comunque una quindicina di minuti).

Va detto che la chiesa custodisce degli affreschi molto belli e che riveste un ruolo importante in quanto è stato il luogo in cui Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza son convolati a nozze (le stesse nozze per cui è stato inventato il torrone). Con questo matrimonio, il Ducato di Milano passò dai Visconti agli Sforza, in quanto Cremona rappresentava la dote della sposa.

Il Museo Civico Ala Ponzone si trova, invece, in pieno centro. Il pezzo forte è la Pinacoteca che, tra le altre opere, custodisce L’ortolano di Giuseppe Arcimboldi (quello che dipingeva volti umani con frutta e verdura :D) e uno struggente San Francesco in meditazione di Caravaggio.
Bellissima inoltre la collezione di strumenti storici del museo: un susseguirsi di chitarre, liuti e mandolini uno più bello dell’altro.
Il museo si trova al a di via Ugolani Dati, è parto da martedì a domenica dalla 10 alle 17 e il biglietto d’ingresso costa 7€. Per visitarlo, ci vuole indicativamente un’oretta.

Leggi anche:

***
HEY ASPETTA, non scappare via così!
Perché non mi lasci un commentino qui sotto? Mi faresti molto felice!

Inoltre passa a trovarmi su: Facebook e/o Instagram.
Un bel LIKE è sempre gradito. 😉

NB questo post è stato scritto in data 21/01/2018, per poi essere successivamente aggiornato e ripubblicato più volte.

 
30 commenti su “Cosa vedere a Cremona in un giorno. Un itinerario a piedi nella capitale del violino”
  1. Bellissimo post!!Questo week andrò a Cremona per la prima volta e leggendo quello che hai scritto mi sono già fatta la lista delle cose da vedere!!

  2. Bellissimo post!!Questo week andrò a Cremona per la prima volta e leggendo quello che hai scritto mi sono già fatta la lista delle cose da vedere!!

  3. Non c’è articolo più completo, nemmeno sul sito del turismo di Cremona. Andrò nel fine settimana per poi scriverne a mia volta. Avrò premura di citare il tuo sito, quale fonte di informazione esaustiva e più che completa. Complimenti, è un piacere imbattersi in colleghi così professionali 🙂

    • Ciao Laura,
      grazie mille, così mi fai arrossire! 🙂
      Cremona è una città che amo molto e in cui torno almeno una volta all’anno. L’ultima volta è stata sabato scorso in cui son finalmente riuscita a visitare la bottega di un liutaio, desiderio che covavo da tantissimo tempo. Mi raccomando, fammi poi sapere le tue impressioni sulla città.
      Ho scoperto con piacere il tuo blog e ho cominciato a seguirti su tutti i social!
      Buon pomeriggio e buona visita di Cremona 🙂
      Silvia

  4. Troppo carina Silvia!
    Sai che, grazie alle tue dritte, non potendo partecipare (mannaggia!!) alle visite guidate alle botteghe, ieri mi ha telefonato il consorzio e domenica mattina una liutaia mi aspetta nella sua bottega! Sono troppo contenta, non ci speravo…
    Certo che ti faccio sapere, con piacere. Adesso vado a cercarti anche io…ma già ti conoscevo cmq 🙂

    • Ma dai, che bella notizia! 🙂
      Son molto felice per te e aspetto quindi di leggere il tuo resoconto e di conoscere le tue impressioni!
      Buona giornata e buon giro a Cremona!

  5. Ciao,
    venerdì sera ho deciso di andare passare a Cremona la giornata di sabato con la Mamma, una gita veloce da Milano. Non conoscevo nulla della città e vagando nella rete mi sono imbattuta nel tuo blog, una manna dal cielo. Chiaro, ben scritto, esaustivo Adoro i particolari, le leggende ed i particolari. Ti ho tradito solo per l’uso dell’auto. San Sigismondo una vera sorpresa. Seguirò i tuoi consigli per le mie prossime mete.

    • Grazie per il tuo bel commento Donatella!
      Son molto contenta che Cremona ti sia piaciuta e che il mio articolo ti sia stato d’aiuto. La mia prossima volta a Cremona, andrò sicuramente a San Sigismondo pure io… senza macchina e con gli orari di apertura poco generosi è più difficile. Ma ce la faro!
      Buona serata,
      Silvia

  6. complimenti per le tue spiegazioni ci siamo andati ieri a Cremona e abbiamo eseguito più o meno il tuo itinerario direi perfetto ..Fra le cose visitate direi tutte belle anche perché ognuna ha la sua storia e il suo fascino…ottimi i posti culinari che hai proposto…

  7. Ciao…sei molto brava nel descrivere…leggendo sembra di stare davvero ammirando quello che descrivi….grazie

  8. Grazie per i suggerimenti che abbiamo colti quasi tutti e ne siamo rimasti molto soddisfatti! Bravo!! Grazie mille!!

    • Grazie a te Sabina per il commento! 🙂
      Son molto felice che questo articolo ti sia servito! A Cremona torno spesso – c’ero proprio la settimana scorsa! – e cerco sempre di tenere questo articolo aggiornato.
      Buona domenica,
      Silvia

  9. descrizione molto dettagliata e precisa, direi strumento molto utile per visitare le cose più belle della città. Grazie

  10. Grazie davvero per questa descrizione di Cremona! Sono stata ieri con marito e figli e abbiamo fatto tutto quello che hai consigliato, compresa la merenda da Dondeo! Davvero info utili e semplici da seguire. Un piacere averti seguita!

    • Ciao Chiara,
      grazie mille per il commento. 🙂

      Son proprio contenta di sapere che hai passato una bella giornata a Cremona e che i miei suggerimenti ti sono stati d’aiuto!

      Buona serata,
      Silvia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *